Continuano a Bologna i controlli presso l’area dell’ex Stamoto: sequestrati 600 gr di cocaina, 5 arrestiPersonale della IV Sezione Crimine Diffuso della Squadra Mobile di Bologna, nella giornata del 9 maggio scorso, ha tratto in arresto cinque uomini stranieri per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio e ha sequestrato circa 25.000 € in denaro contante e 600 gr di cocaina.

Nello specifico, gli operatori di Polizia, a seguito di attività info investigativa, apprendevano che quel giorno sarebbe avvenuta una compravendita di sostanza stupefacente del tipo cocaina tra diversi soggetti marocchini, che si accordavano per la quantità di circa un chilogrammo. In particolare, un soggetto marocchino (E.A., classe ’87) tramite un suo intermediario marocchino (H.O. del ’86), organizzava di comprare cocaina da due venditori che sarebbero giunti in macchina; di questi ultimi, uno avrebbe controllato i soldi e l’altro avrebbe consegnato lo stupefacente.

Gli agenti in borghese effettuavano dunque un servizio di osservazione che li portava ad intercettare l’autovettura utilizzata da E.A., una Lancia Y, per recarsi nel luogo della cessione. L’autovettura si dirigeva verso il Centro Commerciale “Centro Nova” di Villanova di Castenaso e si fermava nel parcheggio, qui il E.A. veniva visto nell’atto di maneggiare e contare del denaro. A questo punto, sempre E.A. alla guida dell’autovettura, si dirigeva in Via Ruggeri per fare accesso all’interno dei parcheggi condominiali dove si incontrava con un uomo marocchino (E.H. classe ’84), risultato poi suo zio, e insieme attraversavano Via del Lavoro per fare ingresso nell’abitazione di quest’ultimo. Successivamente E.A. scendeva in strada e saliva nuovamente sull’autovettura Lancia Y per dirigersi in Via Mazzini dove incontrava il suo intermediario H.O.. Quest’ultimo saliva a bordo dell’auto, e insieme si dirigevano in Via Luca della Robbia, dove poco dopo giungeva anche E.H. (lo zio di E.A.) a bordo di uno scooter. I tre, fuori dall’auto, attendevano l’arrivo del fornitore marocchino (S.T., del ’93) che giungeva a bordo di una Fiat 500 insieme ad un altro soggetto tunisino (Et.A. classe ’90). Mentre E.A., l’intermediario (H.O.) e il tunisino (Et. A.) venivano visti contare dei soldi all’interno della Lancia Y; lo zio (E.H.) e il fornitore (S.T.) si dirigevano verso la Fiat 500, e venivano visti prendere un sacchetto di colore nero al suo interno per poi dirigersi all’interno di alcune cantine di Via della Robbia.

A questo punto gli agenti decidevano di intervenire, in particolare, fermavano gli occupanti della Lancia Y, che venivano colti nell’atto di contare i soldi. I tre alla vista dei poliziotti, però, cercavano di scappare lasciando cadere i contanti nella parte posteriore dell’auto; nel frattempo, lo zio (E.H.)  e il fornitore (S.T.) venivano visti uscire dall’edificio e dirigersi nuovamente verso la Lancia Y, si decideva così di fermare anche loro, ma alla vista degli operatori i due lasciavano cadere il sacchetto e iniziavano a colpire gli agenti con dei pugni. Nonostante la loro condotta aggressiva gli operatori riuscivano a fermarli. Si procedeva a questo punto ad accompagnare i cinque presso gli Uffici della locale Questura e da accertamenti tre E.H., E.A. e Et.A. risultavano avere diverse condanne, precedenti penali e di polizia per i reati inerenti alla detenzione e allo spaccio di sostanze stupefacenti; H.O. risultava avere precedenti di polizia in materia di reati di reati contro il patrimonio ed immigrazione; e, infine, S.T. irregolare, non risultava mai foto-segnalato sul Territorio Nazionale.

Venivano sottoposti al vincolo del Sequestro penale 600 grammi di cocaina e circa 25.000 € in denaro contante. I Cinque uomini venivano tratti in arresto per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio, e il E.H. e S.T. anche per il reato di resistenza a Pubblico Ufficiale.

C’è da precisare che la vettura Lancia Y, nell’ultimo periodo, era stata vista diverse volte dagli Agenti della Squadra Mobile recarsi dinanzi l’ex Caserma Stamoto; l’auto veniva usata dal E.A. e dallo zio (E.H.) per raggiungere la Stamoto e farvi accesso utilizzando tale luogo come sede di spaccio.