Cambia e si rafforza l’azione dell’assistenza ostetrico-ginecologica sul territorio del Distretto sanitario di Pavullo, che garantisce la cura delle mamme anche nelle zone più lontane e disagiate della montagna, al pari di quella già esistente a livello ambulatoriale.
In queste settimane è cominciata la valorizzazione di alcune figure di professioniste ostetriche, che va a implementare la rete assistenziale sul territorio.
La nuova organizzazione consente di dedicare le risorse ostetriche al miglioramento della rete di presa in carico dei bisogni delle donne e delle famiglie, in un’ottica di aumento della natalità e al contempo di rafforzamento dei servizi nelle aree di Serramazzoni, Fanano e Pievepelago.
La riorganizzazione viene realizzata attraverso l’utilizzo del protocollo già attivo a livello territoriale anche per le gravide che si presentano al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Pavullo, che vengono accompagnate dai professionisti del servizio 118 all’Ospedale di Sassuolo o al Policlinico di Modena. Si tratta di casi rari: le donne in stato di gravidanza che si sono presentate al Pronto Soccorso di Pavullo nel 2023 sono state due e ancora nessuna nel 2024.
Come già avviene attualmente, saranno quindi gli operatori del Pronto Soccorso, accuratamente formati, ad accogliere le donne in gravidanza che si presenteranno eventualmente in Ospedale, valutando – in caso di emergenza – l’attivazione del trasporto in sicurezza verso il punto nascita più vicino.
La presenza delle ostetriche al PS di Pavullo sarà quindi dal lunedì al sabato dalle 8 alle 20 e sarà dedicata a rafforzare i servizi per le donne e per le mamme.
Come ricordato anche in occasione del Comitato di Distretto con i Sindaci dello scorso 23 febbraio, l’assistenza ostetrico-ginecologica coltiva da diversi anni un progetto di rafforzamento del legame tra ospedale e territorio attraverso il lavoro di un’équipe integrata, che ha l’obiettivo di rispondere ai bisogni di salute delle donne, dei giovani e delle coppie del distretto pavullese, con l’obiettivo di aumentare il loro benessere e la natalità della popolazione del nostro territorio.
In questo ambito, tra le azioni future nel Distretto pavullese è previsto l’aumento della presenza ostetrica nell’Alto Frignano, in particolare nei consultori di Pievepelago, Fanano e in quello di Serramazzoni, attualmente non presente; l’implementazione dei percorsi su gravide e neonati sia fisiologici che con bisogni speciali; il rafforzamento della chirurgia ambulatoriale per la patologia della cervice uterina e dell’utero (Isteroscopie diagnostiche e isteroscopia office, polipectomie, biopsie, ecc) e l’incremento dell’attività ostetrica a supporto della fase peri-menopausale.
“Sostenere gli interventi di assistenza alla maternità e genitorialità nei primi mille giorni di vita – spiega Maria Cristina Galassi, Direttrice del Dipartimento di Ostetricia, Ginecologia e Pediatria dell’Azienda USL di Modena – comporta la promozione e diffusione di modelli assistenziali dinamici, capaci di rispondere ai reali bisogni di salute in termini di qualità e sicurezza. Nel territorio del Frignano è stata messa in campo una rete assistenziale oramai radicata che accompagna la donna ed il neonato con interventi sia sul preparto che post parto. Tale rete nel tempo si sta sempre più ampliando e il nostro costante impegno è rivolto a garantire il suo mantenimento e valorizzazione”.
“Si è deciso di effettuare questo cambio organizzativo per aumentare il benessere delle donne e delle mamme in tutto il territorio – afferma Massimo Brunetti, Direttore del Distretto sanitario di Pavullo – puntando sull’aumento della natalità nel nostro distretto e lasciando invariata la sicurezza delle gravide che si presentano al Pronto Soccorso di Pavullo, evento che nel 2024 non si è ancora verificato”.