Giornata di approfondimento per i numerosi sindaci di sponda Reggiana dell’Unione Val d’Enza che, grazie alla disponibilità del presidente del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, Lorenzo Catellani e dello staff tecnico (coordinato nell’occasione dal direttore generale Domenico Turazza insieme all’ingegner Ada Francesconi), hanno effettuato un sopralluogo tecnico-idraulico alla Traversa di Cerezzola nel Comune di Canossa, risalente agli Anni ’50 e oggi interessata da importanti lavori a seguito del progetto di ri-funzionalizzazione del valore di 12 milioni di euro approvato da Ministero Infrastrutture e Trasporti e Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po.
Proprio il progetto di ri-funzionalizzazione del nodo idraulico di Cerezzola infatti prevede il recupero e ampliamento di capacità d’invaso per circa 100.000 metri cubi (rinnovabili più volte nei periodi di necessità) attraverso la realizzazione di uno sbarramento mobile ribaltabile (Hard Top Rubber Dam) che permetterà la regolazione dei livelli in alveo abbattendosi in condizioni di morbide del corso d’acqua. Contestualmente si raggiungeranno importanti obiettivi di efficienza di derivazioni idriche esistenti di primaria importanza.
“Non possiamo che esprimere soddisfazione e complimentarci per questo intervento di grande valore curato dal Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale. Come rappresentanti del territorio siamo consapevoli dell’importanza che la risorsa irrigua ha per le produzioni agricole, per la filiera del Parmigiano-Reggiano e per la tutela dell’ambiente – ha evidenziato Luca Ronzoni, presidente dell’Unione Val d’Enza –. La carenza idrica, soprattutto nel periodo estivo è da sempre un problema; oggi siamo in attesa dello studio di fattibilità sull’invaso, ma le necessità erano ben definite da tempo e ci obbligano a dare delle risposte, che dovranno essere frutto di una strategia complessiva che prevede diversi interventi e soprattutto alcuni a breve termine; l’estate è alle porte e questo intervento si pone come un miglioramento immediato per gestire da subito la risorsa idrica. I sindaci della Val d’Enza, consapevoli della gravità del problema, hanno da anni intrapreso un confronto costruttivo con tutti gli attori interessati, in particolar modo con gli agricoltori, finalizzato alla definizione di un progetto strategico che preveda molteplici azioni sia per valorizzare il corridoio verde costituito dal torrente Enza e sia per combattere la siccità e tutelare la produzione del Parmigiano-Reggiano. La traversa di Cerezzola non è ‘la’ soluzione, ma parte di un composto combinato di azioni necessarie a raggiungere l’obiettivo. Un intervento costruito con lungimiranza a metà del secolo scorso, di cui ne beneficiano due comprensori provinciali che, grazie al contributo della Bonifica ed al cofinanziamento della Regione Emilia-Romagna, guarda al futuro, avallando il concetto che ci piace sottolineare da anni che il torrente Enza non è una barriera fisica che divide, ma un’opportunità ambientale che unisce.
L’intervento si configura anche come importante opera di messa in sicurezza idraulica dell’area (caratterizzata attualmente da un potenziale rischio di esondazione con portate di piena anche dal modesto tempo di ritorno) e stabilizzazione della traversa stessa, con conseguente messa in sicurezza. I lavori, finanziati dal PNRR al Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale quale soggetto attuatore, sono partiti a gennaio 2024 e sono stati affidati ad un raggruppamento temporaneo costituito da imprese locali (Consorzio Corma e FEA Srl). L’importo dei lavori, a seguito di aggiudicazione, è di circa 12 milioni di euro. I lavori si concluderanno a fine ottobre 2025.
“La visita di oggi intende mostrare agli amministratori della Val d’Enza le funzionalità e il ruolo di un’opera strategica per l’intero territorio – ha sottolineato Lorenzo Catellani, presidente dell’Emilia Centrale –, fondamentale sia per la derivazione di acqua per uso agricolo e potabile che per la sicurezza e ritenuta dall’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po come sinergica alla realizzazione di un invaso volto a compensare il deficit idrico stimato. L’Emilia Centrale, con i lavori di Cerezzola e la gara per il Docfap, sta effettuando un lavoro veramente importante volto a ricercare una soluzione concreta alle criticità idriche della Val d’Enza”.