A seguito della procedura di licenziamento collettivo aperto dalla azienda Beyers Caffè Italia, oggi c’è stato il primo incontro del tavolo di salvaguardia della Città metropolitana, con la presenza dell’azienda. Tavolo richiesto dalla Cgil perché gli incontri sindacali non hanno prodotto nessuna alternativa ai licenziamenti e alla chiusura totale dello stabilimento di Castel Maggiore.
“Purtroppo anche oggi l’azienda non voluto trovare insieme alle istituzioni e alle parti sociali strade alternative alla chiusura e dare continuità all’azienda – spiega una nota di Rsu Beyers Flai Cgil e Marco Ramponi segretario generale Flai Cgil –.
Si è detta indisponibile anche alla proposta di sospensione delle procedure per avere tempo materiale per attivare gli ammortizzatori sociali, dimostrando così piena irresponsabilità sulle sorti delle lavoratrici e dei lavoratori che a breve non avranno più un posto di lavoro.
E’ inaccettabile che in questo territorio un’azienda decida di andarsene, senza nessuna crisi acclarata e rifiutando di collaborare per attutire l’impatto sociale.
Per questo chiediamo a tutte le istituzioni di prendere posizione per scongiurare questa chiusura.
A seguito dell’incontro, le lavoratrici e i lavoratori, che hanno atteso in presidio l’esito del tavolo, si sono riuniti in assemblea e a fronte della chiusura totale di trattare da parte di Mr Bart Van Helleputte per conto di Beyers hanno deciso di proclamare lo sciopero permanente fino al prossimo incontro previsto per il 23 pv.
Contestualmente le lavoratrici e i lavoratori saranno in presidio per tutto i periodo dello sciopero. Da qui non entrerà e non uscirà nessun prodotto finché Beyers deciderà di sedersi a un tavolo e a collaborare per evitare la chiusura dell’azienda e a trovare tutte le soluzioni possibili per la continuità occupazionale” – concludono Rsu Beyers Flai Cgil e Marco Ramponi segretario generale Flai Cgil.