MILANO (ITALPRESS) – “Comincia il periodo decisivo della stagione, dobbiamo preoccuparci di giocare il miglior calcio possibile, di far salire di livello le nostre prestazioni per raggiungere i migliori risultati possibili. Ci aspettano due mesi molto importanti”. Sono le parole di Stefano Pioli, alla vigilia della sfida che vedrà il Milan impegnato al “Franchi” contro la Fiorentina. Il tecnico rossonero ha incassato anche oggi la fiducia del club attraverso le parole del Ceo Furlani ma la sua testa resta sul presente. “Ci sono 10 partite di campionato e speriamo 5 di Europa League, sono tutte importanti, a partire da quella di domani – continua – Ci sta che si parli di futuro ma io non devo pensare all’anno prossimo, devo pensare a fare il meglio possibile per rendere questa stagione la migliore possibile. Poi a fine stagione potremo dire cosa abbiamo fatto e cosa mi piacerebbe fare il prossimo anno”. La classifica vede attualmente il Milan secondo, a -14 dai cugini nerazzurri, un divario che non rispecchia forse i valori delle due squadre ma figlio piuttosto dell’andamento del campionato. “I 14 punti dall’Inter sono reali, la classifica non la possiamo cambiare, hanno fatto un campionato eccezionale – commenta Pioli – Non abbiamo avuto la capacità di ottenere qualche vittoria in più ma negli ultimi 2-3 mesi siamo cresciuti tanto a livello di gioco e risultati, siamo riusciti a essere una squadra molto competitiva e dobbiamo continuare così”. Al “Franchi” domani sarà una partita speciale, la prima dei viola dopo la morte di Joe Barone: “Firenze e i tifosi della Fiorentina sono fantastici quando si tratta di unirsi, di compattarsi assieme alla squadra per superare certi momenti. Ci aspetterà un ambiente particolare all’inizio, Barone ha fatto tantissimo per la Fiorentina, ma poi ci sarà da giocare una partita difficile contro avversari forti. Mi aspetto la solita Fiorentina, molto aggressiva, che accetta la parità numerica dietro e che attacca con molti giocatori, molto verticale. Sono le cose che vorremmo fare anche noi, dipenderà poi dalla qualità con cui le squadre riusciranno a sviluppare queste situazioni”. Oltre a Theo Hernandez mancherà Kjaer, che sarà lasciato a riposo precauzionalmente per un affaticamento rimediato in nazionale, mentre Pulisic, dopo il tour de force con gli Usa, “lo valuterò fino a domani sera ma mi sembrava in buone condizioni”. E se sul caso Acerbi-Juan Jesus “è difficile giudicare ma nel 2024 non possiamo che essere contro gli episodi di razzismo negli stadi, è ora di smetterla”, al regista Pupi Avati che non vuole tifare più Milan finchè ci sarà lui in panchina perchè irriconoscente verso Maldini, replica: “Ho grandissimo rispetto e stima per Paolo, con lui ho ancora un ottimo rapporto, per cui se Avati vuole può continuare a tifare Milan”.
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