Le pagine di cronaca e attualità ci mostrano il modo in cui i mutui stiano diventando sempre più insospettabili: i tassi sono alle stelle e chi ha firmato per un prestito a tasso variabile per acquistare la propria prima casa potrebbe trovarsi in difficoltà.
Mentre il Governo cerca misure di tutela, fornisce attraverso la banca sospensioni periodiche in attesa di tempi migliori, si possono adottare alcune strategie che potrebbero fare la differenza come ad esempio richiedere la rinegoziazione del mutuo per abbassare i costi delle rate.
Tassi al 4,5% per volere della BCE
L’argomento mutui con tassi alle stelle è molto caro all’Italia: sono tantissime le famiglie che hanno investito nell’acquisto di un immobile in momenti in cui le percentuali erano assolutamente gestibili. Oggi però ci si trova ad affrontare rate sempre più pesanti, con un tasso del 4,5%.
La Banca Centrale Europea non ha indietreggiato a fine anno, il 2023 si è chiuso con delle percentuali che hanno messo in ginocchio moltissime famiglie che davvero non sanno come fronteggiare gli aumenti. Secondo gli esperti questa curva di crescita che ha registrato 10+ negli ultimi 2 anni è destinata a scendere: nei mesi del 2024 si dovrebbe assistere ad un rientro così da contrastare l’inflazione e gli eccessi che potrebbero portare a conseguenze irreparabili.
Le opzioni per contrastare gli aumenti dei mutui già accesi
Se state leggendo è perché probabilmente siete nella posizione di aver già attivato un mutuo e vi chiedete come poter agire in attesa che le rate possano rientrare ad una cifra più gestibile. Quali sono le opzioni disponibili?
Cosa sapere sulla surroga
La surroga, nota anche come portabilità del mutuo, permette al contraente di trasferire il proprio prestito da una banca ad un’altra senza dover pagare spese di estinzione anticipata. È particolarmente vantaggiosa quando un altro istituto di credito offre condizioni più favorevoli, come tassi di interesse più bassi o circostanze di rimborso migliori. Concretamente permette di mantenere la stessa somma residua e la durata del mutuo originale, ma con un nuovo accordo che riflette i tassi o i requisiti migliori offerti dalla banca concorrente. Gli unici costi possono essere legati a spese amministrative o di istruttoria, ma sono generalmente contenuti e ampiamente compensati dal risparmio.
Cosa sapere sulla rinegoziazione del mutuo
È un’operazione che si svolge tra il mutuatario e la banca che ha erogato il prestito e ha lo scopo di modificare le condizioni originarie firmate, come il tasso di interesse, la durata del prestito o l’importo delle rate, senza cambiare istituto di credito. Risulta utile in un contesto di variazione o di cambiamento delle situazioni finanziarie del mutuatario, può portare a un alleggerimento dell’onere finanziario mensile o ad una riduzione del costo complessivo.
Meglio la surroga o la rinegoziazione?
Entrambe presentano caratteristiche distintive e vantaggi che possono rispondere a diverse esigenze dei consumatori.
La surroga brilla per la sua capacità di sfruttare la concorrenza tra banche per ottenere presupposti più vantaggiosi, aiutando i clienti finali a beneficiare di percentuali di interesse più basse offerte da altri istituti, senza incorrere in penali per l’estinzione anticipata del contratto originario. I costi associati al trasferimento sono generalmente contenuti, rendendola una scelta economica per chi cerca di ridurre il proprio onere finanziario mensile attraverso un tasso più favorevole.
La rinegoziazione del mutuo invece dà modo di personalizzare le condizioni del prestito, consentendo ai mutuatari di adattare le percentuali, la durata o l’importo delle rate senza cambiare la banca di riferimento. È di supporto a chi desidera mantenere il rapporto con l’istituto attuale, evitando i processi di valutazione creditizia richiesti.
Chi vuole comprare casa ora cosa deve sapere
Negli ultimi 2 anni i tassi di interesse triplicati hanno fornito una forte battuta d’arresto al mercato immobiliare che ha mostrato sofferenza nonostante si tratti ancora di uno dei settori più redditizi per far fruttare i risparmi.
Mentre si attende una conferma della riduzione delle percentuali da parte della BCE, chi desidera comprare casa può farlo o è meglio che aspetti?
Se si trova l’affare immobiliare e la propria situazione lo consente, firmare un prestito può essere vantaggioso soprattutto quando si può aderire a condizioni vantaggiose come le agevolazioni per la prima cosa o i bonus previsti per gli Under 36. L’affitto, dopotutto, non è molto più vantaggioso e anche in questo campo i prezzi sono lievitati.