“Menani piace più a Roma che a Sassuolo. Il centrodestra ha scelto il proprio candidato fuori dal nostro territorio, fra coordinatori, segretari regionali ed esponenti nazionali: poi l’ha calato dall’alto sulla città. Sassuolo merita di più, molta più considerazione: merita di scegliersi il proprio sindaco qui, non in una stanzetta a centinaia di chilometri di distanza”.
È netta e negativa la valutazione della Segretaria del Partito Democratico Nicoletta Bagni sulla decisione nazionale del Centrodestra che di fatto ha attuato una “spartizione” fra partiti: Gianfrancesco Menani a Sassuolo, Giovanni Tarquini a Reggio Emilia e Luca Negrini a Modena.
“La maggioranza uscente ha governato male – sottolinea la Segretaria – lasciando Sassuolo senza prospettive e un’idea di città. Quella uscente è stata una giunta inadeguata, guidata da un Sindaco che non è neppure riuscito a convincere i partiti di centrodestra, che pure lo avevano scelto e sostenuto alle scorse elezioni, a sostenerlo nuovamente. Dopo le divisioni dei mesi scorsi, dopo i no alla ricandidatura di Menani da parte di FDI e Forza Italia, ecco che alla fine arriva il ‘deus ex machina’, e da Roma si decide che, per trovare la quadra, Sassuolo tocca alla Lega: quindi Menani, aldilà delle capacità, dei risultati che non ci sono stati. Sassuolo viene ridotta a un segno sulla mappa, sul quale piantare una bandierina, coi vertici dei partiti locali di fatto commissariati da Roma.”
Di segno completamente opposto, invece, il percorso del centrosinistra, tutto locale. Un cammino partecipato di condivisione e ascolto, che ha coinvolto movimenti civici e forze politiche – così come associazioni del terzo settore, enti di categoria, associazioni sindacali, cittadine e cittadini – portando alla scelta ampiamente condivisa di Matteo Mesini come candidato Sindaco della coalizione.
“In questi mesi – continua Bagni – esponenti del centrodestra hanno detto a più riprese che Menani è divisivo, che c’è bisogno di cambiare, che è opportuno valutare nuovi nomi, nuove presenze per dare soluzioni a situazioni irrisolte. Ma alla fine tutti hanno chinato la testa sulle scelte nazionali, accettando la logica di spartizione di potere, tentando di accantonare i giudizi severi da loro stessi espressi sul Sindaco in carica. E allora dico che un candidato davvero nuovo e con buone idee per Sassuolo c’è, ed è Matteo Mesini, una figura giovane eppure con grande esperienza amministrativa, in grado di unire e portare il cambiamento di cui Sassuolo ha estremamente bisogno. Mesini – conclude la Segretaria DEM – è stato scelto a Sassuolo, per Sassuolo. Siamo orgogliosi del percorso, del candidato e della coalizione che si sta creando nella città e per la città.
Sassuolo non merita un sindaco che ha ampiamente dimostrato di non essere all’altezza del ruolo e dei compiti che la nostra città richiede, e che oggi è il risultato di una scelta avvenuta nelle segrete stanze della politica.
La coalizione di centrosinistra ha ben chiare le necessità della città e i settori su cui intervenire da subito: Sassuolo merita davvero di poter decidere il proprio futuro in autonomia, qui, nel suo territorio e nella sua comunità”.