Circa 150 cooperatori si sono riuniti, giovedì 15 febbraio, alla Sala Estense di Ferrara per l’Assemblea annuale di Legacoop Estense, tappa territoriale che si inserisce nel percorso verso la Conferenza Programmatica di Legacoop nazionale, prevista a Roma il prossimo aprile. Un momento interno di confronto e condivisione tra le cooperative associate di Modena e Ferrara, dal titolo “Immagina. Costruiamo il futuro della cooperazione”, per delineare le direttrici di sviluppo dell’associazione.
“Un utile momento di confronto per fare il punto sul valore aggiunto che la cooperazione estense può portare all’interno di un contesto socio-economico complesso e incerto come quello attuale” ha affermato il presidente di Legacoop Estense Paolo Barbieri. “Guerre, inflazione e difficoltà di accesso al credito sono all’origine di prospettive estremamente prudenti. Le previsioni di crescita sono in stallo, ma va riconosciuto che le cooperative ancora una volta dimostrano capacità di tenuta e resilienza”. Tra le cooperative emiliano-romagnole, il 2023 si è chiuso con un aumento del valore della produzione per il 41%, con un aumento dell’occupazione per il 30% e con un utile di esercizio per l’88%. Ci si affaccia al 2024, però, con crescente preoccupazione e prospettive stazionarie. Le principali problematiche riscontrate dalle cooperative associate sono ormai note e trasversali a tutti i settori: scarsità di manodopera, aumento dei tassi di interesse, aumento del costo delle materie prime, aumento dei costi energetici. “Rispetto al più generale aumento dei costi – prosegue Barbieri – abbiamo a più riprese evidenziato la necessità di revisione dei prezzi negli appalti (soprattutto pubblici) per poter garantire la sostenibilità economica dei servizi offerti. Fino ad ora le cooperative hanno fatto fronte al problema con risorse proprie, contraendo le marginalità e grazie alla solidità patrimoniale, ma serve un cambio di passo. Stiamo inoltre riconoscendo giusti e necessari aumenti salariali ed è quindi necessario un adeguamento delle tariffe da parte dei committenti, a copertura del costo dei servizi e per garantire qualità, sostenibilità e capacità di investimento”.
Uno scenario certamente sfidante, ma che non deve far dimenticare i successi e punti di forza della cooperazione. Barbieri ricorda che “oggi, nel perimetro delle nostre associate, contiamo numerose realtà leader del proprio settore, capaci di fare sistema, di lavorare in filiera, di costruire progettualità ad alto valore aggiunto non solo in favore dei soci, ma anche per dare risposte ai territori e alle comunità di riferimento. Risultati raggiunti anche grazie a un ecosistema cooperativo, capace di fornire risorse e strumenti finanziari, formativi, di supporto all’innovazione”.
Arriva poi il momento del bilancio di questo primo anno da presidente, che ha visto l’associazione impegnata a lavorare su quattro fronti principali: il consolidamento del rapporto con il mondo della formazione; il potenziamento della relazione con la base sociale; la sostenibilità, intesa a tutto tondo; l’intelligenza artificiale. “Proprio sul bilancio di sostenibilità e sull’intelligenza artificiale – precisa Barbieri – abbiamo di recente organizzato due momenti di approfondimento. Ritengo che su questi temi si giochi molto del futuro delle cooperative, della loro capacità di essere attrattive, intergenerazionali, capaci di innovare. Chi non saprà cogliere al meglio queste sfide rischia di non riuscire a rimanere competitivo sui mercati ed è per questo che, come Legacoop, continueremo a dare il giusto supporto e affiancamento”.
Sono intervenuti all’assemblea anche il presidente regionale Daniele Montroni e il presidente nazionale Simone Gamberini, che nelle sue conclusioni ha rimarcato gli impegni di Legacoop: “con oltre 10mila cooperative aderenti, che sviluppano un valore della produzione di 82,6 miliardi, occupano circa 465mila persone e contano oltre 7,4 milioni di soci, Legacoop è la prima associazione di rappresentanza delle cooperative in Italia. La nostra conferenza programmatica del prossimo 15 e 16 aprile è finalizzata a riaffermare la nostra identità distintiva di imprese che pongono al centro le persone. Vogliamo delineare un’associazione utile alle cooperative, per dare risposte concrete ai bisogni emergenti nella società di fronte alle sfide che ci pongono le principali direttrici dell’innovazione economica e sociale: sostenibilità e transizioni energetica e digitale, promozione di un lavoro dignitoso e a condizioni paritarie, rigenerazione urbana che veda protagoniste le comunità, opportunità per i giovani e per l’impiego delle loro competenze. È il contributo che vogliamo dare per costruire un nuovo modello di sviluppo, più inclusivo e sostenibile sotto il profilo economico, sociale e ambientale”.
LEGACOOP ESTENSE IN NUMERI
Legacoop Estense associa oggi 200 cooperative, pari a 3.022 sedi locali ed imprese consorziate sui territori di Modena e di Ferrara, che nel 2022 hanno prodotto e distribuito ricchezza per oltre 7,75 miliardi di euro. Soci e socie ammontano a 480mila unità, un numero che – se consideriamo gli abitanti dei territori “estensi” – conferma il forte radicamento cooperativo sulle due provincie: un abitante su due è socio di una cooperativa.
Oltre 33.000 le persone occupate, con l’86% di contratti a tempo indeterminato, l’occupazione femminile al 54% e il 30% di occupati under 40.