Il primo incontro dedicato al Piano Urbanistico Generale, lo strumento che dovrà sostituire il piano regolatore, organizzato dal Comune di Finale Emilia, ha avuto un ottimo riscontro di presenza di pubblico e di partecipazione al dibattito da parte di professionisti del settore e semplici cittadini intervenuti alla serata.
I lavori sono stati introdotti dall’assessore all’Urbanistica Maria Teresa Benotti che ha illustrato il percorso attraverso il quale è stato possibile arrivare alla formulazione di un bando per l’affidamento del servizio di redazione del PUG che, a dicembre 2022, ha visto l’aggiudicazione alla mandataria MATE società cooperativa e ai mandanti Francesco Vazzano, architetto, Città della Cultura/Cultura della Città Società Cooperativa, Studio Silva e avvocato Simona Della Casa.
“Il nostro Comune – ha ricordato l’assessore Benotti – è dotato di un piano regolatore generale che ha ormai più di 20 anni. Dall’entrata in vigore, il 1° gennaio 2018, della nuova legge regionale 24/2017 che introduce la nuova modalità di pianificazione, si sono perse alcune opportunità, dai contributi regionali previsti alla possibilità di aggregarsi ad altri comuni limitrofi per beneficiare di economie di scala e valorizzare un’area territoriale più vasta. In sostanza, per 4 anni la nuova pianificazione non è stata avviata. Dopo il nostro insediamento, a novembre 2021, abbiamo preso atto del forte ritardo accumulato e, verificata la carenza nella pianta organica dell’amministrazione delle specifiche professionalità richieste dal progetto, ci siamo attivati per predisporre il bando e assegnare i lavori. Ora abbiamo a disposizione un vero e proprio team di esperti che già da marzo 2023 sta lavorando alle attività preliminari rispetto alla redazione del vero e proprio piano. Confido, dopo questa prima presentazione, che in pochi mesi si possa definire anche il percorso ‘partecipato’ con la raccolta di osservazioni e suggerimenti da cittadini e professionisti, così come prevede la normativa. In particolare, ritengo più che rilevante definire la destinazione di alcuni immobili pubblici, quali, ad esempio, le ex scuole Castelfranchi, l’attuale sede provvisoria del Municipio (ex Corni) dopo il rientro nel Palazzo comunale in Piazza Verdi e le ex scuole Frassoni; riflettere sul completamento degli impianti del Centro Sportivo successivamente alla costruzione, in corso, della nuova palestra ed altre situazioni che necessitano di scelte oculate e lungimiranti affinché la pianificazione di oggi concretizzi la visione della nostra città dei prossimi anni”.
Una prima illustrazione delle linee guida della legge regionale 24/2017 è stata svolta dalla responsabile del servizio Urbanistica ed edilizia privata del Comune di Finale Emilia, Martina Querzoli che ha spiegato strumenti e obiettivi della normativa. Tra questi ultimi spiccano il contenimento al 3% del consumo di suolo, la rigenerazione dei territori urbanizzati, la tutela e la valorizzazione del territorio, incluso quello agricolo, nonché degli elementi storici e culturali, la promozione delle condizioni di attrattività del sistema regionale e dei sistemi locali per lo sviluppo, l’innovazione e la competitività delle attività produttive.
“Uno dei documenti previsti dal PUG che risulterà fondamentale – ha spiegato l’architetto Querzoli – è il tracciamento del perimetro del territorio urbanizzato alla data di entrata in vigore della legge regionale e cioè il 1° gennaio 2018. Così come avrà grande valenza la SQUEA ovvero la Strategia per la qualità urbana ed ecologico ambientale, un documento innovativo che avrà l’obiettivo di rafforzare l’attrattività e la competitività dei centri urbani e del territorio, elevandone la qualità insediativa e ambientale”.
Francesco Vazzano della società cooperativa Città della Cultura/Cultura della Città è poi entrato nei dettagli della normativa regionale, illustrando specificatamente anche gli strumenti di attuazione del PUG.
“Il nuovo PUG – ha affermato l’architetto Vazzano – non attribuisce in alcun modo potenzialità edificatorie e non individua aree urbanizzabili. La nuova Legge Regionale si distingue per la volontà di cambiare i tradizionali strumenti di pianificazione territoriale, basati su un approccio conformativo che assegna diritti edificatori ai suoli, adottando invece un nuovo approccio strategico finalizzato al raggiungimento di obiettivi qualitativi e prestazionali che possano valorizzare le specificità locali, preservando il territorio rurale”.
Vazzano ha poi illustrato – insieme al vicepresidente di Città della Cultura/Cultura della Città, l’architetto Sergio Fortini, esperto di attività partecipate – l’iter procedurale del PUG, già avviato da qualche mese, che passa attraverso il quadro conoscitivo e diagnostico e la consultazione preliminare di enti, istituzioni e stakeholders, la formazione del piano, l’assunzione del piano dalla giunta comunale, la presentazione pubblica e la raccolta di osservazioni anche attraverso il percorso partecipato che verrà programmato nei prossimi mesi, l’integrazione del piano, la sua adozione da parte del Consiglio Comunale, il vaglio da parte del comitato urbanistico di area vasta e infine l’approvazione definitiva da parte del Consiglio Comunale. Iter per il quale sono previsti, solo per i tempi tecnici tra un passaggio e l’altro, almeno 10-12 mesi.
L’evento si è completato con accenni ad obiettivi che si intende raggiungere, lineamenti strategici e azioni progettuali riguardanti il territorio di Finale Emilia, nonché con i numerosi interventi di cittadini e professionisti che hanno fornito indicazioni e suggerimenti, positivamente valutati sia dai tecnici sia dall’amministrazione. Il sindaco Claudio Poletti ha chiuso i lavori complimentandosi per la qualità degli interventi e del lavoro fin qui svolto.