Sabato 3 febbraio, alle ore 10.30, si svolgono le commemorazioni dell’eccidio di Porta Brennone. Quattro giovani partigiani, Sante Lusuardi, Dino Turci, Cristoforo Carabillò e Vittorio Tognoli, furono fucilati dai fascisti, dopo atroci torture, all’alba del 3 febbraio 1945 all’angolo tra corso Garibaldi e via Porta Brennone.
Alla cerimonia parteciperanno i rappresentanti dei Comuni di Reggio Emilia, con il consigliere comunale di Reggio Emilia Giuliano Ferrari, Cavriago, Correggio e Scandiano. Nel corso della cerimonia interverranno i rappresentati di Anpi e la vice presidente della Provincia Elena Carletti. Sempre sotto la lapide di via Porta Brennone alle ore 10.45, andrà in scena una drammatizzazione della vicenda creata dagli studenti della scuola media Lepido.
Alle ore 11.15 la cerimonia si sposterà presso la lapide posta alla caserma Zucchi per rendere omaggio ad Angelo Zanti a 79 anni dalla sua fucilazione. A svolgere la commemorazione sarà il vice sindaco di Cavriago Matteo Franzoni.
I cadaveri dei quattro giovani partigiani, a piedi nudi e mani ancora legate con fil di ferro, vennero lasciati al margine della strada per alcuni giorni, con il divieto di rimuoverli e di darvi sepoltura, quale monito alla popolazione civile a non collaborare con la Resistenza. Due erano correggesi, Sante Lusuardi e Dino Turci, di 21 e 22 anni. Il terzo, Cristoforo Carabillò di Castelbuono (Palermo) dove era nato nel 1917. Sottotenente dei bersaglieri nella caserma Reverberi, a Scandiano, era diventato amico e collaboratore del quarto ucciso, Vittorio Tognoli, 24 anni, studente universitario di Scandiano.
LIMITAZIONI AL TRAFFICO
In occasione delle celebrazioni, sabato 3 febbraio, dalle ore 8 alle 12, in via Porta Brennone saranno istituiti il restringimento della sede stradale e il divieto di sosta con rimozione nel tratto da corso Garibaldi a via della Racchetta.