«Abbiamo necessità di un fondo ad hoc pluriennale per favorire il rinnovo del parco veicolare, il rifinanziamento e la rimodulazione degli incentivi per realizzare l’intermodalità con i trasporti su ferrovia e su nave. Ma ne abbiamo necessità anche per l’attuazione delle regole sui prezzi del trasporto merci per una corretta remunerazione delle imprese e per combattere i fenomeni di abusivismo e concorrenza sleale». Amedeo Genedani, presidente UNATRAS e Confartigianato Trasporti, rimarca l’importanza di sostenere il settore dell’autotrasporto all’indomani dell’incontro avuto con il Ministro delle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini.
Come emerge da un’analisi effettuata dall’ufficio studi Lapam Confartigianato, nel territorio di Modena sono 1409 le imprese attive nel settore, di cui 1036 sono attività artigiane, il 73,5% del totale. Dato che fa di Modena l’ottava provincia nel ranking nazionale. Nelle imprese modenesi del comparto operano complessivamente 4803 addetti: nelle micro e piccole imprese del territorio (fino a 49 dipendenti) sono 4441 gli operai impiegati, il 92,5% del totale dei lavoratori.
Nel territorio di Reggio Emilia sono invece 972 le imprese attive nel settore, di cui 697 attività artigiane, il 71,7% del totale. Reggio Emilia è l’undicesima provincia nel ranking nazionale. Nelle imprese reggiane del comparto operano complessivamente 3858 addetti: nelle micro e piccole imprese del territorio (fino a 49 dipendenti) sono 3433 gli operai impiegati, l’89% del totale.
«La carenza di manodopera – prosegue Genedani – è una criticità di rilievo per il mondo dell’autotrasporto, coinvolto in una complessa transizione green. Nella nostra regione, e quindi anche nella nostra provincia, la difficoltà di reperimento è pari al 65,4%, secondo dato più alto a livello nazionale».
E poi ancora sulla transizione green. «La nostra – afferma nuovamente Genedani – è stata la prima associazione a impegnarsi per garantire la sostenibilità ambientale dell’autotrasporto. Da tempo le nostre imprese stanno investendo con proprie risorse per sostituire i veicoli con mezzi meno inquinanti. Ma non possiamo fare tutto da soli».
Dall’analisi emerge anche la criticità della stretta monetaria in corso e del costo dei carburanti. «Con questi costi – conclude il presidente – abbiamo necessità di aiuti strutturali e consistenti. Il nostro è un settore strategico, non ci siamo mai fermati neanche durante la pandemia. Il Governo deve garantire un vero sostegno al comparto».