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Venerdì 1° dicembre ricorre il 79° anniversario delle Battaglie di Cortile e San Marino, episodi cruciali della Resistenza carpigiana al nazi-fascismo: come tradizione, l’Amministrazione comunale e l’ANPI di Carpi organizzano una cerimonia commemorativa “per non dimenticare” il sacrificio di quelle 24 vittime. « Le associazioni combattentistiche di Cortile e San Marino – si legge nel volantino – celebrano unitamente questa data storica per riaffermare l’impegno alla Libertà e alla Pace».

Il programma prevede alle 14:00 la deposizione di una corona al cippo dei caduti in via Griduzza; poi alle 14:20 il ritrovo di autorità, familiari e cittadini davanti al monumento di Cortile, per deporvi un’altra corona. Quindi trasferimento nel cimitero locale, davanti al sacrario di tutti i caduti, con benedizione del parroco, don Carlo Truzzi.

Seguirà, nella sede del vicino circolo ARCI “Ugo Barbaro”, l’intervento di Davide Dalle Ave, assessore a Scuola, Cultura e Memoria, a nome dell’Amministrazione comunale; infine, sarà proiettato il documentario “La battaglia di Cortile”. Come sempre, la cerimonia sarà accompagnata dalla banda “Città di Carpi”. La cittadinanza è invitata.

I FATTI – Il 1° Dicembre 1944, in risposta a un rastrellamento nazi-fascista, i partigiani della zona ingaggiarono un combattimento che durò l’intera giornata, alla fine della quale i repubblichini e gli occupanti tedeschi, confluiti in massa nella zona, furono costretti a ritirarsi. Protagonisti della battaglia furono i partigiani di Cortile, Limidi, Soliera, San Marino, San Martino Secchia, Fossoli e altri ancora, insieme a numerose “staffette”, le quali diedero un contributo fondamentale.

Il prezzo pagato alla causa della libertà fu molto alto, perché morirono in tutto 24 uomini: cinque civili fucilati per rappresaglia e 19 partigiani, fra i 18 e i 24 anni, dei quali tre caduti in combattimento e gli altri passati per le armi (nove il giorno stesso e sette l’indomani a San Marino, dopo esser stati seviziati), comprese due coppie di fratelli; fra i morti in battaglia anche Michel Seeten, ufficiale pilota dell’aviazione militare francese che, precipitato in agosto con il proprio aereo, era diventato partigiano della 23a Brigata “Garibaldi”. A lui nel marzo scorso il Consiglio comunale ha conferito la cittadinanza onoraria alla memoria.