Sui cantieri del tram da questa settimana vengono raccontate anche le collezioni permanenti dei Musei Civici di Bologna. Lungo via Saffi è infatti comparsa una pannellatura di 30 metri, ma anche in viale della Fiera una di 15 metri in prossimità della rotonda Pancaldi, che attraverso particolari di opere d’arte, reperti e installazioni, associati a parole che marcano alcuni degli snodi importanti dell’esperienza umana e collettiva – “innamorarsi”, “diventare adulti”, “decifrare”, “testimoniare”-, invitano ad avvicinarsi all’arte e alla storia. Un invito che i Musei Civici di Bologna intendono rivolgere alla cittadinanza di tutte le età, trovando un punto di contatto nella vita di ciascuno, e con un messaggio federatore del settore Musei Civici Bologna.
Così la scultura dell’Apollino di Canova (esposta a Palazzo d’Accursio) sembra voler evocare l’incanto della bellezza, mentre la Madonna dei Denti (Museo Davia Bargellini) ci fa pensare che “innamorarsi” è anche ciò che succede alle madri. C’è anche il compito sostenuto a Bologna dal giovane Mozart per l’ammissione all’Accademia Filarmonica, nel 1770 (Museo Internazionale e Biblioteca della Musica); lo spartito è collocato accanto ai particolari di un’uniforme, per ricordarci la tensione del passaggio all’età adulta, conquistata in quei secoli anche in trincea. E poi l’attitudine a decifrare il mondo, che accomuna tanto gli artisti quanto i fruitori di cultura di tutte le epoche e, non ultima, la responsabilità di “testimoniare”, evocata da un’immagine dei lavori di restauro sul relitto del DC9 nel Museo per la memoria di Ustica.
Utilizzare le pannellature perimetrali dei cantieri per iniziative di comunicazione pubblica è uno dei punti distintivi della comunicazione del tram, accanto agli strumenti informativi tradizionali (website, call center, infopoint, ecc.). Le recinzioni della Linea Rossa si offrono così alla città come superfici narrative a disposizione delle istituzioni culturali e delle forze creative, per la realizzazione di allestimenti non commerciali e produzioni culturali originali.
La vestizione dei cantieri di interesse pubblico è una modalità di comunicazione fortemente voluta dall’Amministrazione per raccontare la città che cambia, passato e futuro degli spazi comuni. Ne sono testimonianza le pannellature allestite presso il Teatro Comunale, il Parco della Montagnola, la Torre Garisenda, il portone di Palazzo d’Accursio, la Fontana del Nettuno e presto anche il nuovo ingresso del cinema Modernissimo.
Nell’installazione in via Saffi e viale della Fiera compaiono particolari delle seguenti opere:
- Apollino, scultura di Antonio Canova, 1797, Collezioni Comunali d’Arte
- Madonna dei Denti, opera di Vitale da Bologna, 1345 Museo Davia Bargellini
- Compito di W.A. Mozart per l’ammissione all’Accademia Filarmonica di Bologna, 1770. Museo della Musica
- Giacca di gala del generale Grabinski, inizio del XIX secolo, Museo del Risorgimento
- Acquamanile, 1230-1240, Museo Medievale
- Situla Arnoaldi, pieno V secolo a.C., Museo Archeologico
- Museo e Casa Morandi
- Monumento ai Martiri per l’Indipendenza, 1868 ca Cimitero della Certosa
- Gipsoteca, Museo Archeologico
- A proposito di Ustica, installazione di C. Boltanski, 2007, relitto dell’aereo. Nella foto: studenti e insegnanti dell’Accademia di Belle Arti Museo per la memoria di Ustica