Domenica 19 novembre Modena festeggia il compatrono della città Sant’Omobono, con un corteo in centro storico e la solenne concelebrazione eucaristica nella chiesa del Voto in via Emilia.
Venerato come protettore dei sarti e dei mercanti e onorato del titolo di compatrono nel 1630, dopo la liberazione di Modena dal flagello delle peste, il santo viene omaggiato con tradizionali iniziative organizzate dal Comune con la Confraternita San Geminiano e il comitato “Messa degli artisti”.
La manifestazione inizia alle 10.15 con il sindaco Gian Carlo Muzzarelli e il presidente del Consiglio comunale Fabio Poggi che ricevono in Municipio, nella sala di Rappresentanza, le autorità cittadine, civili e militari. Da qui scendono per unirsi al corteo, in partenza alle 10.30 da piazza Grande in direzione della chiesa del Voto; a guidare la sfilata è il Gonfalone della Città, alla presenza anche della banda cittadina “A. Ferri” e di figuranti in costume storico.
Alle 11, quindi, prende il via la funzione religiosa alla chiesa del Voto presieduta da monsignor Giuliano Gazzetti, vicario generale dell’Arcidiocesi di Modena e Nonantola. I vari momenti della concelebrazione eucaristica sono scanditi da canti e musica sacra eseguiti dal coro San Lazzaro, diretto da don Ezio Nicioli e Veronica Zampieri, col maestro Simone Guaitoli alla tastiera; in programma, l’interpretazione di brani come “Haec Dies” di Bach, “Alleluia” di Saguatti, “Ave verum” di Mozart, “Santo” di Deckà, “Agnus Dei” di Cencetti, “Cantate domino” di Handel.
Sarto e mercante di stoffe, famoso perché utilizzava i guadagni per aiutare poveri e bisognosi, Omobono nacque a Cremona nel XII secolo. Morto durante la messa del 13 novembre 1197, è stato santificato nel 1199, da papa Innocenzo III. Il giorno che gli è dedicato, il 13 novembre, fu il primo nel 1630 senza vittime della peste a Modena, città di cui è compatrono con San Geminiano.
Nella chiesa del Voto è possibile ammirare, tra gli altri, lo stendardo di Francesco Stringa raffigurante il Padre Eterno fra una gloria di angeli, con i Santi Geminiano, Omobono e Contardo. L’opera, un olio su tela, era stata dipinta dallo Stringa nel 1699 in occasione dei grandi festeggiamenti iniziati il 13 novembre e durati otto giorni, dedicati ai santi Omobono e Contardo per la prima volta designati comprotettori di Modena.