FIRENZE (ITALPRESS) – Addio a Sergio Staino. Il celebre vignettista, ‘papà’ di Bobo ed ex direttore dell’Unità, si è spento in un ospedale di Firenze a 83 anni. Le condizioni di Staino, toscano di Piancastagnaio (Siena), si erano aggravate negli ultimi giorni.
Nato l’8 giugno 1940 a Piancastagnaio in provincia di Siena, Staino dopo essersi laureato in architettura e aver insegnato in vari licei della provincia di Firenze, si è dedicato alla sua passione sviluppata dall’adolescenza, ovvero i fumetti esordendo a metà anni ‘70 con il personaggio che lo ha maggiormente reso famoso in carriera, quello di Bobo, che aveva tratti somatici che lo ricordavano fisicamente. Pubblicato per la prima volta nel 1979 sulla rivista Linus diretta allora da Oreste del Buono, Bobo diventa poi una vignetta che appare sui quotidiani de Il Messaggero e l’Unità, giornale per il quale Staino lavora dal 1982. A metà degli anni ‘80 diventa autore televisivo dei programmi Teletango, e Cielito Lindo condotto da Claudio Bisio ed Athina Cenci, mentre nel 1989 e nel 1992 è regista dei film Cavalli si nasce, e Non chiamarmi Omar, sviluppato da un raccolto di Altan. (ITALPRESS) – (SEGUE). E’ direttore de L’Unità fra l’8 settembre 2016 ed il 2 giugno 2017, affiancando la figura di Andrea Romano, fino di fatto alla chiusura del noto quotidiano fondato da Antonio Gramsci. Fra le altre collaborazioni avute da Staino da menzionare quelle con il quotidiano La Stampa per il quale realizza ogni sabato La striscia di Bobo, Avvenire e Il Riformista. Una breve parentesi Staino se l’è concessa anche in politica candidandosi nel 2009 per Sinistra e Libertà alle elezioni Europee, pur essendo iscritto al Partito Democratico, motivo che ha portato al serio rischio per lui di essere espulso. Oltre 40 i libri di fumetti e vignette realizzati in carriera, Staino ha ricevuto anche numerosi conferimenti fra cui il Premio Satira Politica Forte dei Marmi nel 1984 ed il premio Tenco nel 2016, mentre è stato socio onorario dell’associazione Suoni della Terra con sede a Capaci.
– foto: Agenzia Fotogramma –
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