Nel giorno di chiusura della 40ma edizione di Cersaie, il Presidente Giovanni Savorani ed il Direttore Generale Armando Cafiero hanno presentato agli esponenti delle istituzioni in visita alla manifestazione la qualità raggiunte dai prodotti ceramici italiani e dalle soluzioni espositive delle nostre aziende in fiera.
Nella prima mattina il Sottosegretario al Ministero delle Imprese e del Made in Italy Massimo Bitonci, insieme all’On Benedetta Fiorini, si è soffermato tra gli stand per ascoltare le richieste del mondo imprenditoriale e ha confermato l’impegno per sostenere gli investimenti delle aziende del settore in un quadro normativo certo e prevedibile. In particolare, ha poi sottolineato il lavoro in corso per la revisione della Direttiva 84/500/CEE, che regola i requisiti di cessione di piombo e cadmio per le stoviglie di ceramica, così da permettere la definizione di limiti che possano coniugare tutela della salute pubblica, fattibilità tecnologica e sostenibilità economica per i produttori.
“Il comparto della Ceramica rappresenta un’eccellenza del Made in Italy, frutto di studio, sviluppo tecnologico e innovazione. Il nostro obiettivo è accompagnare queste centinaia di imprese nelle sfide del futuro, sburocratizzando le procedure, rendendole sempre più competitive, agevolandole nell’export e incentivando la ricerca e lo sviluppo, insieme alla formazione dei 19.000 addetti. Attraverso il ddl incentivi e il ddl Made in Italy, puntiamo a supportare questa filiera, che porta avanti una storia per il nostro Paese ricca di tradizione e artigianato e che vede l’Italia come leader indiscusso nella produzione e di piastrelle e rivestimenti ceramici”. Così recita una nota del Sottosegretario al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, On. Massimo Bitonci, insieme all’On. Benedetta Fiorini.
Gli incontri negli stand aziendali sono poi proseguiti con Galeazzo Bignami, viceministro alle Infrastrutture ed ai Trasporti, e Carlo Fidanza, Capogruppo di FdI al Parlamento Europeo. L’europarlamentare ha sottolineato alla stampa che le sfide di un settore di eccellenza del made in Italy, quale è la ceramica, richiedono che la politica ambientale dell’UE resti attenta a non penalizzare le nostre imprese nella competitività internazionale e ad evitare di perdere posti di lavoro qualificati nei nostri territori.