Presentata la nuova programmazione del Teatro Comunale Pavarotti-Freni di ModenaQuesta mattina, presso il Teatro Comunale Pavarotti-Freni di Modena, Gian Carlo Muzzarelli, Sindaco di Modena e Presidente della Fondazione Teatro Comunale; Andrea Bortolamasi, Assessore alla Cultura del Comune di Modena; Matteo Tiezzi, Presidente della Fondazione di Modena e Aldo Sisillo, Direttore della Fondazione Teatro Comunale di Modena  hanno presentato le novità della programmazione 2023-2024.

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Il programma si aprirà dunque martedì 7 novembre con Ailey II, la formazione dei giovani talenti fondata nel contesto del newyorkese Alvin Ailey American Dance Theater, oggi una delle più importanti rappresentanti della danza moderna americana e dell’unicità dell’esperienza culturale afroamericana. In programma quattro successi originali del repertorio, fra i quali due in prima italiana (Freedom Series e un estratto da The Lark Ascending), e il capolavoro di Alvin Ailey Revelations, tributo al patrimonio culturale afroamericano sulle note di spirituals e gospel tradizionali.

Sabato 18 novembre si vedranno in scena due ballerini di fama internazionale, Sergio Bernal,  Premio Danza&Danza come miglior ballerino dell’anno 2023, e Giada Rossi, solista della Compañía Nacional de Danza, impegnati in Rodin, spettacolo firmato da Bernal stesso e da Valentino Zucchetti che rilegge tre celebri opere dello scultore francese con l’esecuzione di musiche di Maurice Ravel, Roque Baños, Jean-Baptiste Lully e Jordi Savall eseguite dal vivo dalla Orquesta Cruz Diez.

Il Balletto di Roma porta in scena il 21 novembre Giulietta e Romeo, classico titolo sulla musica di Sergej Prokof’ev, nella versione originale che Fabrizio Monteverde firmò nel 1989 per il Balletto di Toscana poi ripreso nel 2002 per la compagnia romana. Lo spettacolo, fra le produzioni di maggior successo della compagnia, con un record di 350 repliche e oltre 200.000 spettatori in Italia e nel mondo, si vedrà a Modena con due solisti di eccezione come Carola Puddu e Paolo Barbonaglia.

Il 17 gennaio la compagnia di Roberto Zappalà, premio Danza&Danza nel 2010 e nel 2015 e Premio dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro 2013, presenta Cultus, ultima opera del coreografo siciliano in coproduzione con il Teatro Comunale di Modena. La nuova creazione torna, dopo Kristo, sul tema della spiritualità cristiana, questa volta grazie alle meravigliose atmosfere dell’opera The Little Match Girl Passion di David Lang, premio Pulitzer nel 2008, ispirata alla Piccola fiammiferaia di Hans Christian Andersen e alla Passione secondo Matteo di Johann Sebastian Bach.

Fondata a New York nel 1954 da uno dei maggiori esponenti della modern dance americana, la Paul Taylor Dance Company, una delle più rinomate compagnie di danza del nostro tempo, si vedrà mercoledì 24 gennaio con tre capolavori del suo repertorio: Airs, una danza di puro lirismo sulle note di Georg Friedrich Händel; Somewhere in the Middle (in prima italiana), scritta da Amy Hall Garner su successi jazz di Count Basie, Sarah Vaughan, Duke Ellington, Wynton Marsalis e Bill Evans e Promethean Fire, su brani celebri di Johann Sebastian Bach.

Il Balletto dell’Opera di Tbilisi sotto la guida di Nina Ananiashvili, già prima ballerina del Teatro Bolshoi di Mosca, porterà a Modena il 1 febbraio Il lago dei cigni nella coreografia originale di Marius Petipa e Lev Ivanov rimessa in scena da Alexei Fadeechev. La compagnia si è esibita in tournée internazionali in Giappone, Cina, Taiwan, Israele, Egitto, Estonia, Russia, Ucraina, Bielorussia, Azerbaigian, Armenia, Ecuador, Oman, Dubai, Portogallo, Scozia, Spagna e in Italia, particolarmente richiesta per il magistero accademico e l’interpretazione dei grandi classici della tradizione.

Martedì 6 febbraio (fuori abbonamento) torna il progetto della Federazione Nazionale delle Associazioni Scuole di danza “leggere per… ballare” che, con la regia di Arturo Cannistrà, vedrà i migliori allievi delle scuole di danza della città raccolti attorno a uno spettacolo dedicato alla Divina Commedia di Dante e dal titolo L’altro viaggio.

Mercoledì 20 marzo sarà la volta di KOR’SIA, collettivo di danza contemporanea con ampio spettro sulla trasversalità dei linguaggi fondato a Madrid da Antonio De Rosa e Mattia Russo, già ballerini del Teatro alla Scala e della Compagnia Nazionale di Danza di Spagna, che si è rapidamente affermato nel circuito internazionale con importanti riconoscimenti del pubblico e della critica. A Modena, dove la compagnia ha presentato Cul de Sac nel 2017, si vedrà Igra, scrittura coreografica in dialogo tra presente e passato con riferimenti a Jeux, uno dei noti ‘Balletti Russi’ firmati da Nijinsky.

Il 5 aprile la rassegna ospita la compagnia newyorkese che la coreografa Yue Yin ha fondato sviluppando un vocabolario di movimento – la FOCO Technique – nato dall’unione fra danza popolare cinese e danza contemporanea. Fra i titoli originali della compagnia, rappresentati in templi della danza americana come il Joyce Theatre o il Lincoln Center di New York, si vedranno Ripple e Through the Fracture of Lights.

Il Centro Coreografico Nazionale / Aterballetto è in programma il 16 aprile con uno spettacolo che, in continuità con gli scorsi anni, presenta alcune delle commissioni artistiche che la compagnia rivolge a giovani e affermati coreografi dalla scena internazionale, in questo caso Philippe Kratz, con Alpha Grace, Diego Tortelli, con Another Story e la coppia Iratxe Ansa e Igor Bacovich con un nuovo brano creato sulla musica di Rhapsody in blue di George Gershwin.

Natalia Osipova chiuderà la rassegna il 28 maggio con Force of Nature, un gala con suggestive coreografie di danza classica e contemporanea insieme a primi ballerini del Royal Ballet e Rambert Ballet di Londra. Celebrata in tutto il mondo come una delle più grandi danzatrici della sua generazione, Natalia Osipova è stata prima ballerina del Bolshoi di Mosca e nel 2013 è diventata prima ballerina del Royal Ballet di Londra. Nel 2019 è stata protagonista del film documentario Force of Nature, uno sguardo senza precedenti sulla vita e sul lavoro di una delle più grandi artiste al mondo.

Oltre all’abbonamento ai 10 spettacoli in cartellone, con prelazione agli abbonati della stagione passata (disponibili dal 30 settembre), quest’anno sarà possibile acquistare anche un carnet a cinque spettacoli secondo una formula a scelta fra diversi titoli in programma (dal 28 ottobre). I biglietti saranno in vendita dal 31 ottobre. I prezzi degli abbonamenti vanno da €66,50 a €190, salvo riduzioni, per l’abbonamento completo e da €33 a €95 per il carnet. Forti sconti sono previsti per gli studenti di UniMoRe grazie alla rinnovata convenzione universitaria.

 

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Sono cinque i titoli in cartellone nella stagione 2023-2024 che si aprirà domenica 12 novembre 2023 alle 17.30 (con replica lunedì 13 alle 10.30 per gli studenti) con una riduzione di Don Pasquale di Gaetano Donizetti. Lo spettacolo, promosso nel contesto di Modena Città del Belcanto, ha per oggetto la formazione del nuovo pubblico quale componente fondamentale dell’apprezzamento e del futuro della nostra tradizione lirica e musicale. Il progetto vede la partecipazione dei giovanissimi attraverso una formula promossa gli scorsi anni con grande successo grazie alla collaborazione di Appennino InCanto, festival che da oltre dieci anni porta l’opera nelle strade e nelle piazze dei comuni ai piedi del Cimone. Don Pasquale è la nuova produzione di un format che, a partire dal 2017, ha visto portare in scena, con la direzione di Angelo Gabrielli, riadattamenti e riduzioni di celebri titoli di repertorio coinvolgendo nella loro esecuzione centinaia di studenti delle scuole primarie e secondarie come nel caso di La Cenerentola, Il Barbiere di Siviglia, e L’elisir d’amore. Lo spettacolo è pensato da Appennino InCanto a misura di bambino e prevede alcune parti salienti interpretate sul palcoscenico da giovani cantanti lirici in abiti di scena affiancate in buca da un’orchestra da camera. Tesse la trama dell’opera un eclettico attore che, con l’aiuto di alcuni oggetti di scena, fa da collante fra i vari segmenti di partitura musicale. La recita del lunedì prevede la partecipazione dei bambini dalla platea e dai palchi, i quali si inseriscono in qualità di coro (preparati attraverso il materiale didattico-musicale compreso nel progetto), mentre la domenica sarà in scena il coro formato dagli alunni delle scuole elementari di Fanano. L’itinerario didattico sarà accompagnato da una pubblicazione illustrata a cura di Cristina Bersanelli, orientata alla partecipazione degli studenti, con informazioni e curiosità sull’opera, il compositore, il teatro, il canto lirico, l’orchestra e tanto altro.

 

Domenica 17 dicembre 2023 alle 17.30 (sempre con replica il lunedì 18 per le scuole alle ore 10.30) si vedrà I salvatori della mezzanotte, un’opera nuova commissionata dal Teatro Comunale di Modena e dedicata al Natale, dal carattere fra il sacro e il popolare, tratta dal libro Salvataggio di mezzanotte di Bruno Tognolini, che ne cura anche la trasposizione in libretto. La musica è di Daniele Furlati, compositore particolarmente apprezzato per la sua attività in campo cinematografico e teatrale. Per il cinema è coautore delle musiche di pluripremiati lungometraggi quali L’uomo che verrà (2009) Premio Ennio Morricone al Bari Film Festival 2010, nomination al David di Donatello 2010 per il Migliore Musicista e di Un giorno devi andare (2013), nomination Ciak d’Oro 2013 come Migliore Colonna Sonora. La parte visiva dello spettacolo è curata da Gianfranco Cabiddu, affermato regista che nel 2017 ha ricevuto il David di Donatello per la migliore sceneggiatura adattata per il film La stoffa dei sogni.

L’opera è progettata con un linguaggio musicale che aspira ad essere immediato, comprensibile e ‘orecchiabile’ da tutti, senza per questo rinunciare a uno spessore estetico maturo, di oggi e di sempre, con spunti tematici e riferimenti anche alla tradizione e ai grandi compositori, da Corelli a Gounod. Il racconto parte dal Presepe come madre immobile di tante storie, fermoimmagine in 3D di un sacro film, potentissimo e bimillenario dove pastori, lavandaie e popolani di ogni sorta sono giunti per guardare dentro quella grotta portando con loro storie antiche che si diramano come alberi viventi.

 

Il 26 gennaio 2024 alle 10.30, per il solo pubblico delle scuole, andrà in scena Le quattro stagioni, spettacolo che guida il pubblico di bambini e preadolescenti alla conoscenza di uno dei massimi capolavori del repertorio orchestrale attraverso la partecipazione di attori e musicisti. Un modo nuovo e originale per presentare Le quattro stagioni di Vivaldi in un format che vede in scena attori, acrobati e una piccola orchestra accompagnati da videoproiezioni sul grande schermo. La compagnia teatrale Gli Alcuni è nata nel 1973 grazie a Sergio e Francesco Manfio e Laura Fintina. I suoi fondatori hanno immediatamente intuito il valore che il teatro può rappresentare da un punto di vista formativo, portando così la loro attenzione verso le giovani generazioni. Con cinquant’anni di teatro educativo, cartoni animati, percorsi e laboratori dedicati alle famiglie e alle scuole, Gli Alcuni è un Centro di Produzione Teatrale con sede al Teatro Sant’Anna di Treviso. Sempre a Treviso, gestisce il Parco degli Alberi Parlanti, un progetto tematico con percorsi educativi guidati da esperti animatori, spettacoli e laboratori.

 

Dante conosceva e amava profondamente la danza, tanto che nella sua Commedia le immagini di danza si affollano suggestive e memorabili in tutte e tre le cantiche. Nell’Inferno sono immagini grottesche di festose danze popolari a cui sono ironicamente paragonati i dannati nelle loro terribili pene eterne. Ma nel Purgatorio il poeta evoca i modelli della danza sacra, come atto di umiltà e di devozione a Dio, la danza come preghiera. E nel Paradiso la danza dei beati diviene espressione della felicità eterna, in coreografie celesti di suprema armonia.

Se la danza è tanto importante nella Commedia, perché non raccontare il poema di Dante attraverso la danza? Lo spettacolo L’altro viaggio. La danza nella Divina Commedia raccoglie e rielabora le immagini di danza che Dante dissemina nel poema e dà vita, attraverso figure di danza, al viaggio di Dante dalla selva del male alla gioia del Paradiso, dal dolore dell’Inferno allo splendore della luce divina. Lo spettacolo, che ha debuttato nel 2021 al Teatro Alighieri di Ravenna in occasione delle Celebrazioni per i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri, è un progetto “leggere per… ballare”, ideato da Rosanna Pasi e realizzato dalle scuole di danza che fanno parte della Federazione Nazionale Associazione Scuole di Danza e da un percorso condiviso coi docenti della scuola istituzionale. Al Teatro Comunale martedì 6 febbraio alle 20.30 (con replica il lunedì alle 10.30 per le scuole). Il progetto coinvolge le scuole primarie e superiori di secondo grado della città, che, a fine percorso, accompagnano a teatro gli alunni ad assistere allo spettacolo che i loro coetanei e compagni, allievi delle scuole di danza, hanno allestito partendo dal testo condiviso nelle classi.

Il cartellone si chiuderà giovedì 11 aprile alle 10.30, alla Sala del Ridotto, con Sonata per tubi, uno spettacolo di circo contemporaneo che ricerca le possibilità̀ musicali di oggetti e attrezzi di circo trasformandoli in strumenti musicali attraverso l’ingegno e l’uso della tecnologia. Ogni cosa che gli attori fanno o toccano sulla scena emette un suono in armonia con lo spettacolo: gli attrezzi, il palcoscenico, loro stessi. Nello spettacolo, originale e divertentissimo, i tubi, intesi come lunghi manufatti in plastica arancione normalmente usati per le condutture in edilizia, si trasformano non solo in strumenti musicali ma anche in supporti tecnici per le più fantasiose acrobazie, mentre il suono è ottenuto dagli artisti strisciando, lisciando, battendo e soffiando. Attraverso la musica, che avanza tra Rossini, Bach, Beethoven, Pink Floyd, Rolling Stones e Louis Armstrong, la rappresentazione racconta il passaggio dall’adolescenza all’età adulta: In ogni adolescente c’è, nella fantasia, nei pensieri e nelle zone più profonde dell’animo, l’esigenza di fare qualcosa di eroico, di particolare, che sia al di fuori della quotidianità per diventare adulti. La Compagnia Nando e Maila, che firma lo spettacolo, è riconosciuta e sostenuta dal Ministero della Cultura come Impresa di Produzione di Circo Contemporaneo e di Innovazione. Dal 2004 ad oggi ha realizzato oltre 1800 repliche in Italia e all’estero con una media di 100 repliche annue.

 

Musical 

Il cartellone si apre il 21 gennaio 2024 con Sister Act, musical americano tratto dall’omonimo film del 1992 che consacrò Whoopi Goldberg nell’indimenticabile ruolo di Deloris, “una svitata in abito da suora”. A firmare le musiche originali, l’otto volte Premio Oscar Alan Menken, considerato uno dei più celebri compositori di soundtrack e musical che ha ricreato le roventi atmosfere musicali degli anni Settanta, spaziano fra soul, funky, disco e ballate pop in puro stile Broadway e facendo di Sister Act una frizzante commedia musicale. Con una produzione prima londinese nel 2009 e poi a Broadway nel 2011, il musical ha ottenuto 5 nomination ai Tony Awards tra cui quella come ‘Miglior Musical’. La produzione italiana che si vedrà a Modena, firmata da Stage Entertainment Matteo Forte & Dan Hinde e presentata da Italiana Assicurazioni per la regia di Chiara Noschese, è stata lo spettacolo teatrale con il maggior successo al botteghino in Italia nel corso del 2022 e del 2023.

La Compagnia dell’Ora presenta venerdì 22 marzo La Leggenda di Belle e la Bestia, un’opera completamente inedita con testi di Luca Cattaneo e musiche di Enrico Galimberti per un grande spettacolo ispirato alla nota favola di Jeanne-Marie Leprince De Beaumon. La compagnia, specializzata in musical per famiglie, è nata nel 2017 con la passione e la dedizione di Luca Cattaneo e Dario Belardi, produttori a capo di LU.DA Produzioni S.r.l., già attiva nel panorama teatrale, concertistico e di intrattenimento dal 2012. Dopo il successo di Aladin, il nuovo titolo è in tournée con decine di date in Italia a partire dal 2021, con repliche al Teatro Sistina di Roma, al Teatro Goldoni di Livorno e al Teatro Celebrazioni di Bologna oltre che a Modena. In un castello lontano un giovane principe, trasformato in una ripugnante bestia a causa della sua prepotenza, dovrà convivere con ricordi confusi del suo passato e di un amore per la sua principessa ormai diventato leggenda. Solo una persona in grado di amarlo più della sua stessa vita potrà spezzare l’incantesimo riavvolgendo nuovamente lo scorrere inesorabile del tempo… Una nuova storia di amore e di avventura raccontata in un musical travolgente, dall’epilogo inaspettato e mai raccontato.

Mercoledì 3 aprile si vedrà Vlad Dracula, un nuovo musical italiano emozionante, gotico e sorprendente su un testo originale scritto da Ario Avecone e Manuela Scotto Pagliara che insieme a Simone Martino firmano musiche e canzoni inedite. Una storia tutta nuova, ispirata all’opera di Bram Stoker, ma dal sapore moderno, industriale, con un forte legame al mondo e alla nostra società. Lo spettacolo si avvale di un cast d’eccellenza ed un allestimento tecnico e scenografico innovativo e spettacolare, ricco di effetti luce e ambientali dal carattere prettamente immersivo. Un viaggio alla scoperta di personaggi misteriosi e di una trama dai mille colpi di scena, dove il tempo e l’amore sono i veri protagonisti. Uno spaccato della nostra società adagiato con cura in una storia ricca di musica, azione e passione.

 

L’abbonamento ai tre spettacoli sarà disponibile a partire da sabato 4 novembre in prelazione e da martedì 21 per i nuovi abbonati. I biglietti saranno in vendita da martedì 28 novembre. I prezzi degli abbonamenti vanno 32 a 75 euro salvo riduzioni.

 

Informazioni e biglietti online: www.teatrocomunalemodena.it – Biglietteria Corso Canalgrande 85 – telefono 059 203 3010 e mail biglietteria@teatrocomunalemodena.it