Sono state 1.787 le richieste delle famiglie modenesi per ottenere il contributo a sostegno dell’utilizzo dei centri estivi per bimbi e ragazzi tra i 3 e i 13 anni e il Comune punta ad accogliere tutte le domande. Ne hanno diritto le famiglie residenti nel territorio comunale con limite Isee non superiore a 28mila euro; ma il requisito economico non è richiesto nel caso di bambini con disabilità. Il valore massimo di ciascun voucher settimanale è pari a 100 euro e può essere ripetuto anche per tre settimane (fino a un valore di 300 euro, quindi) e non potrà in nessun modo essere superiore al costo effettivamente sostenuto.
Dalle prime stime, la cifra complessiva necessaria per accogliere tutte le domande di contributo è intorno ai 520 mila euro che verranno coperti dai contributi regionali e dalle risorse comunali, come già annunciato dall’assessora all’Istruzione Grazia Baracchi, ma l’Amministrazione conta di avvalersi anche del finanziamento nazionale, del Dipartimento della Famiglia, che per Modena dovrebbe essere di quasi 188 mila euro.
È questa la cifra che, in attesa del decreto di riparto del fondo, è stata indicata nella Variazione di bilancio numero 6 approvata nei giorni scorsi con procedura d’urgenza dalla Giunta, su proposta dell’assessore al Bilancio Gianpietro Cavazza, e che dovrà poi essere ratificata dal Consiglio comunale. Grazie alla manovra finanziaria, quando nelle prossime settimane “si potrà considerare definitivamente accertabile il contributo statale – spiega Cavazza – procederemo a confermare ai richiedenti l’accoglimento di tutte le domande, fatto salvo ovviamente il necessario passaggio sui controlli delle dichiarazioni Isee e sulle autocertificazioni”. L’assessora Baracchi aggiunge l’auspicio che i fondi diventino strutturali “così da poter programmare le attività con tempistiche e modalità certe, nell’interesse delle famiglie”.
Con la delibera della variazione di bilancio è stata accantonata anche la somma di 132 mila euro per il pagamento di eventuali spese per un contenzioso in corso con una ditta: il Comune ha presentato opposizione alla decisione del Tribunale di Bologna il quale ha previsto che sia la stazione appaltante, cioè il Comune di Modena, ad anticipare un pagamento dovuto da un’azienda affidataria di un appalto a un’altra azienda subappaltatrice autorizzata. Il Comune, in ogni caso, ha accantonato cautelativamente la cifra onde evitare, qualora il ricorso non venga accolto, una procedura di esecuzione forzata del debito.