Il 28 luglio ricorre la Giornata mondiale delle Epatiti promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per aumentare la consapevolezza sulle infezioni che interessano il fegato e possono portare a gravi complicanze per la salute.
Per l’occasione, per chi non l’avesse ancora eseguito, sarà possibile effettuare il test di screening per l’Epatite C, tramite un comune prelievo di sangue, senza prenotazione, per tutti i cittadini assistiti dall’Azienda USL di Bologna nati tra il 1969 e il 1989, come previsto dalla campagna regionale in corso. Non occorre la ricetta medica e non è previsto il pagamento di alcun ticket. Alle persone che rientrano nella fascia di età prevista sono stati inviati degli inviti tramite SMS e lettera sul proprio Fascicolo Sanitario Elettronico con tutte le informazioni utili per aderire.
Il test potrà essere eseguito ad accesso diretto, senza prenotazione venerdì 28 luglio presso 6 punti prelievo aziendali, uno per ciascun Distretto:
- a Bologna, presso la Casa della Comunità Navile, via Svampa, 8
- a Bazzano, presso l’Ospedale, viale dei Martiri, 10/A
- a San Giovanni in Persiceto, presso l’Ospedale, via Enzo Palma, 1
- a Pieve di Cento, presso la Casa della Comunità, via Luigi Campanini, 4
- a Loiano, presso la Casa della Comunità, via Roma, 8
- a Vergato, presso la Casa della Comunità, via dell’Ospedale, 1
Dall’avvio della campagna nel territorio dell’Azienda USL di Bologna sono stati eseguiti circa 50.000 test per la rilevazione del virus HCV, di cui 253 hanno rilevato la presenza di anticorpi e in 38 casi hanno confermato un’infezione attiva da HCV.
Maggiori informazioni sulla campagna sono disponibili all’indirizzo
https://www.ausl.bologna.it/cit/scr/hcv
Sul lato della prevenzione, per le epatiti di tipo A e B per le quali è disponibile un vaccino, nel 2022 sono state effettuate 2.230 vaccinazioni contro epatite A e 20.222 contro l’epatite B.
La vaccinazione contro l’epatite B è obbligatoria dal 1991 per tutti i nuovi nati in Italia ed è consigliata e gratuita per conviventi o contatti di persone portatrici del virus, pazienti politrasfusi, emofilici, emodializzati e chiunque abbia per lavoro, viaggio o specifici comportamenti un maggiore rischio di venire in contatto con il virus.
La vaccinazione contro l’epatite A non è obbligatoria per i bambini ed è indicata per persone che si recano in Paesi dove il virus è molto presente o in zone con condizioni igieniche carenti, oltre a emofiliaci, tossicodipendenti, gravi epatopatici cronici, persone esposte professionalmente, omosessuali, conviventi e persone venute a contatto con malati di epatite A.