Lo sport come opportunità educativa e inclusiva, da praticare con lealtà, onestà e solidarietà, evitando dannosi comportamenti ed esasperazioni. Sono alcuni principi della Carta etica dello sport della Regione Emilia-Romagna, a cui aderisce ora anche il Comune di Modena, in continuità e coerenza con alcuni progetti già attivi sul territorio, finalizzati alla legalità e alla correttezza sportiva tra i giovani. L’adesione al documento prevede anche che gli enti firmatari possano beneficiare di alcune premialità nei bandi regionali per le concessioni di contributi e altre forme di sostegno a favore della pratica sportiva.
Varata nel 2022 per dire no a ogni forma di discriminazione, violenza e altri atti illeciti in campo sportivo, la Carta è costituita da 14 articoli rivolti a tutti coloro che, a vario titolo, partecipano in Emilia-Romagna alla diffusione dell’attività motoria e dello sport. Dagli atleti e praticanti alle società sportive, dai genitori e le scuole fino alle amministrazioni pubbliche, il documento definisce un perimetro entro il quale ogni soggetto aderente è chiamato a rispettare e promuovere un codice di comportamento che tutela il valore sociale della pratica sportiva, valorizzando l’integrazione e la relazione tra persone e rigettando, quindi, qualsiasi forma di eccessivo individualismo ed esasperato spirito di competizione.
La Carta prevede, appunto, anche l’impegno delle amministrazioni pubbliche nell’assicurare ai propri cittadini la possibilità di praticare l’attività motoria e sportiva, facilitandone l’accessibilità e l’inclusione, e potenziando gli spazi urbani per l’attività motoria, soprattutto dei più giovani.
“Aderire alla Carta etica dello sport – ha precisato l’assessora allo Sport e Pari opportunità Grazia Baracchi – vuol dire fare un altro passo verso una condivisione piena con le società sportive, i gestori degli impianti e i cittadini, affinché gli spazi della città dedicati alle attività sportive, come palestre, piscine, campi sportivi, siano sempre più inclusivi, aperti a tutti e tutte, e in grado di trasmettere i valori più autentici dello sport”.
Nell’orizzonte etico, culturale e sociale tracciato dalla Carta, si collocano, in particolare, due progetti che vedono l’impegno del Comune di Modena nella diffusione tra i più giovani della legalità e correttezza sportiva. Il primo è SportBoard, progetto internazionale che coinvolge anche la società sportiva Scuola di pallavolo Anderlini nell’ambito del programma “Erasmus+ Sport”. Il progetto, che a settembre entra nella sua fase operativa, punta a migliorare la gestione delle attività sportive, monitorando i comportamenti sui campi, nelle palestre e negli spogliatoi, e fornendo quindi gli strumenti per un’efficace autoregolamentazione delle realtà sportive. La seconda attività è “Io gioco corretto”, che ha come scopo la prevenzione dei comportamenti scorretti e la promozione del rispetto delle regole e della valorizzazione delle diversità. Sviluppato per le scuole primarie, nell’ambito del progetto Scuola Sport, “Io gioco corretto” prevede dei percorsi didattici in cui docenti ed esperti presentano dei giochi nei quali gli alunni si alternano nei ruoli di arbitraggio e autoarbitraggio, attinenti a delle regole precedentemente elaborate in classe.