In maggio a Modena l’inflazione rallenta lievemente (+7,8%)Un lieve rallentamento ha caratterizzato l’andamento dell’inflazione in maggio. Restano comunque di rilievo le spinte al rialzo dovute principalmente agli aumenti di alimentari, utenze, servizi ricettivi e abbigliamento. In particolare l’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), calcolato lo scorso mese sul territorio comunale di Modena, si è mantenuto alto (+ 7,8 %) ma scendendo, per la prima volta in un anno, sotto il “muro” dell’8 %; valore positivo anche a livello congiunturale (+ 0,6 %). Sono i principali dati che emergono dal calcolo dello stesso indicatore, sulla base dei prezzi rilevati sul territorio dal servizio Statistica comunale secondo le disposizioni Istat.

In maggio, nello specifico, i dati per tipologia di prodotto registrano un valore congiunturale in aumento (+ 0,5 %) sul totale dei beni; salgono, infatti, i beni alimentari (+ 1,2 %); i beni semidurevoli (+ 0,7 %); i beni non regolamentati (+ 0,5 %); gli altri beni (+ 0,2 %); i tabacchi (+ 0,2 %). Sono in calo, invece, i beni energetici (- 0,4 %) e i beni non durevoli (-0,1%). Il totale dei servizi segna anch’essa un’oscillazione positiva (+ 0,8 %): in particolare, “segno più” per i servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+ 1,6 %); i servizi non regolamentati (+ 0,9 %); i servizi vari (+ 0,4 %); i servizi relativi ai trasporti (+ 0,3 %); i servizi relativi all’abitazione (+ 0,1 %).

La divisione “Servizi ricettivi e ristorazione” (+ 2 %) è quella con l’aumento percentuale più rilevante: in maggio sono al centro di rincari sia i ristoranti, bar e simili, sia i servizi di alloggio.

Segue, con un incremento dell’1,3 %, “Alimentari e bevande analcoliche”. Si evidenziano, in particolare, forti spinte al rialzo da parte della frutta. In salita anche i prezzi dei vegetali, caffè tè e cacao; latte formaggi e uova. Contrazioni congiunturali da parte di ittici e dolciumi.

Per “Abbigliamento e calzatura” la crescita è dell’1,1 %: il “segno più” è dettato dagli incrementi su indumenti e calzature. Stabili gli accessori e i servizi di lavanderia.

L’incremento per “Abitazione, acqua ed energetici” è di un punto percentuale: sono stabili le quotazioni dell’energia elettrica, mentre il gas di rete non accenna a frenare e subisce rincari anche in maggio. Crescono anche i prezzi dei servizi per la manutenzione della casa e, lievemente, gli affitti. Scendono rispetto ad aprile le spese condominiali.

Variazioni positiva dello 0,6 % per “Mobili, articoli e servizi casa”. In particolare, mobili e arredi vedono le proprie quotazioni aumentare, seguite da quelle di cristalleria e stoviglie; piccoli utensili e accessori vari. Modesti cali riguardano i beni non durevoli per la casa e i grandi elettrodomestici.

Aumento dello 0,5 % per “Bevande alcoliche e tabacchi” (categoria a rilevazione centralizzata nazionale) e “Servizi sanitari e per spese per la salute”. Nella prima, tutte le quattro classi di spesa sono in aumento; in special modo vini e alcolici in generale. Nella seconda, fluttuazioni positive interessano i servizi medici e i servizi ospedalieri; in lieve flessione, viceversa, risultano i servizi paramedici.

Modesto incremento (+ 0,2 %) per “Ricreazione, spettacolo e cultura”. Si tratta di una categoria, come spesso accade, eterogenea. In positivo ci sono: servizi ricreativi e sportivi; giochi e giocattoli; articoli per giardinaggio; animali domestici e relativi prodotti. In flessione: pacchetti vacanza; Tv; computer.

La divisione che, al contrario, in maggio 2023 segna il calo più significativo è “Comunicazioni” (- 1,3 %; categoria a rilevazione centralizzata nazionale). Nel dettaglio, diminuiscono le spese riguardanti gli apparecchi telefonici.

Flessione dello 0,4 % per “Altri beni e servizi”: le flessioni delle assicurazioni sui mezzi di trasporto e degli apparecchi non elettrici per la cura della persona determinano il segno meno complessivo. In aumento invece parrucchieri ed estetisti.

Lieve riduzione (- 0,2 %) per “Trasporti”. Nel dettaglio, la contrazione dei prezzi dei carburanti, aiutata marginalmente dal segno meno sul trasporto aereo, determina la flessione complessiva della categoria, al cui interno sono comunque presenti le oscillazioni positive di: manutenzione mezzi di trasporto privati; altri servizi relativi ai mezzi di trasporto privati (come noleggio e autorimessa) e automobili.

Infine, risulta invariata la divisione “Istruzione” (per l’ottavo mese consecutivo).

Sul sito del Servizio statistica del Comune (www.comune.modena.it/servizio-statistica/pagine-tematiche/prezzi) sono consultabili anche i dati sull’inflazione dei mesi precedenti.