Trattamento di tumori e metastasi muscolo-scheletriche a scopo terapeutico, palliativo e preoperatorio, di traumi e di lesioni infiammatorie, esecuzione di tecniche all’avanguardia come la crioterapia e di esami delicati tra cui le biopsie ossee.

È possibile oggi fare tutto questo all’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna grazie a una nuova attrezzatura di ultima generazione, un’AngioTAC acquisita grazie a un investimento di 2 milioni di euro.

“Grazie all’AngioTAC e a un team multidisciplinare di medici radiologi, ortopedici, personale tecnico e infermieristico e con il supporto dell’anestesista nei casi in cui sia ritenuto necessario, da oggi possiamo fare molto di più per i nostri pazienti – spiega il direttore della Radiologia diagnostica e interventistica Marco Miceli. – Esistono infatti casi in cui il trattamento chirurgico è sconsigliato, come determinate metastasi ossee, che con l’ausilio dell’AngioTAC possiamo trattare agendo sui vasi sanguigni che li alimentano embolizzandoli. L’embolizzazione, ovvero l’occlusione di vasi arteriosi tramite la navigazione con cateteri e microcateteri, è estremamente utile anche nei casi di traumi o di lesioni ipervascolari preoperatorie per ridurre perdite ematiche, sottoponendo così il paziente a minori rischi durante l’intervento chirurgico. Ma le possibilità sono innumerevoli – sottolinea Miceli – pensiamo alla crioterapia, a masse per cui la cui sola soluzione era l’intervento chirurgico e che ora, invece, possiamo gestire in Radiologia con un ricovero in Day Hospital o al massimo una notte in ospedale salvo casi particolarmente complessi”.

La nuova AngioTAC, che si trova al piano terra dell’ospedale presso la Radiologia diagnostica ed interventistica, è in funzione da qualche giorno. Si tratta di un sistema ibrido: una macchina per angiografia abbinata a uno scanner TC che, mediante l’associazione di un ecografo, consente ai radiologi interventisti di beneficiare contemporaneamente di più apparecchiature di diagnostica per immagini, permettendo di ottenere un risultato più completo e utile. “In questo modo non solo i tempi si riducono – specifica Miceli – ma aumentano enormemente le possibilità di cura per i nostri pazienti, partendo dai casi oncologici fino ad arrivare a patologie muscoloscheletriche in cui l’intervento chirurgico è sconsigliato”.

È stato il caso del primo paziente operato, che presentava una dolorosa metastasi ossea al bacino per la quale l’intervento chirurgico era fortemente sconsigliato. Con l’ausilio dell’AngioTAC sono stati indagati i vasi sanguigni individuando quelli che alimentavano la metastasi e sono stati embolizzati, ossia “tappati”, in questo caso con una sorta di colla. La presenza in un solo ambiente di angiografo e TC ha offerto la possibilità di eseguire immagini TC in diretta durante gli interventi angiografici senza dover spostare, con tutte le difficoltà e i disagi del caso, il paziente sedato e ha permesso ai radiologi di avere immagini diagnostiche non statiche ma live.

“Questa nuova attrezzatura si inserisce in un più ampio percorso incentrato sul paziente – spiega il direttore generale del Rizzoli Anselmo Campagna. – È un investimento che qualifica ulteriormente il Rizzoli, sviluppando competenze e attività specialistiche interventistiche, in particolare in ambito oncologico, che affiancano e completano i trattamenti chirurgici e medici e sostiene ancora di più il ruolo dell’Istituto di centro di riferimento nazionale e hub regionale nel trattamento di tutte le patologie muscoloscheletriche. Il programma di rinnovamento tecnologico  prosegue con l’acquisizione di tecnologie robotiche e di navigazione avanzata, nuove sale operatorie ad alta tecnologia e un rinnovato centro radiologico con potenziamento dell’attrezzatura diagnostica.”

“La sanità dell’Emilia-Romagna continua ad investire nell’innovazione tecnologica, determinante per continuare ad assicurare ai pazienti la migliore presa in carico possibile – sottolinea l’Assessore alle politiche per la salute della Regione Emilia-Romagna Raffaele Donini. – Per il Rizzoli, grazie all’acquisizione dell’AngioTAC, un’ulteriore conferma della capacità di sapersi dotare di attrezzature all’avanguardia che ne confermano non solo il ruolo di punto di riferimento in ambito ortopedico, nazionale, ma anche internazionale, come recentemente indicato dalla World’s Best Specialized Hospitals di Newsweek”.

La radiologia interventistica muscoloscheletrica si occupa di diagnosi e trattamento delle patologie muscoloscheletriche utilizzando procedure mininvasive eseguite sotto la guida delle immagini: ecografia, angiografia, tomografia computerizzata (TC).

La nuova AngioTAC del Rizzoli è dotata di un angiografo digitale per la definizione di quesiti diagnostici di natura endovascolare e per l’esecuzione di interventi percutanei ed endovascolari, di una TC (Tomografia Computerizzata, comunemente chiamata TAC) 128 strati, a doppia energia, utile a definire il quesito diagnostico e a guidare con estrema precisione l’operatore durante l’intervento terapeutico o palliativo, e di un ecografo per la localizzazione delle strutture anatomiche. Tale sistema ibrido garantisce maggior precisione nel trattamento del paziente e permette di velocizzare il percorso di diagnosi e cura, con possibilità di minor esposizione alle radiazioni ionizzanti, mediante l’uso combinato e ottimizzato delle diverse tecniche.

Le prestazioni eseguibili con la nuova AngioTAC sono biopsie muscoloscheletriche, con una previsione al Rizzoli di circa 530 procedure all’anno, trattamenti endovascolari di embolizzazione arteriosa di tumori primitivi ossei e di metastasi ossee, con una previsione di circa 180 procedure all’anno, termoablazioni di tumori primitivi, con una previsione di circa 60 procedure all’anno, ablazione termica a basse temperature (crioterapia) per il trattamento, ad esempio, di tumori desmoidi che interessano la popolazione giovane adulta. Numerosi anche gli ambiti di crescita a cui il Rizzoli si potrà dedicare con l’utilizzo di questo nuovo macchinario: sclerotizzazione delle malformazioni arterovenose (tumori vascolari), trattamento percutaneo di lesioni ossee che interessano prevalentemente pazienti di età pediatrica, crioablazioni di altri tumori muscolo-scheletrici, vertebroplastiche, trattamenti mininvasivi ecoguidati per patologie infiammatorie o degenerative, trattamenti innovativi endovascolari di embolizzazione della patologia infiammatoria degenerativa, posizionamento di filtri cavali.