Bologna, insieme a Milano e a una rete di città internazionali, promuove l’appello lanciato dalla città di Lione nei confronti dell’Unione Europea, per inserire il tema dell’accesso alla casa tra le priorità del prossimo mandato del Parlamento e della Commissione Europea.
Il caro affitti e l’impennata dei prezzi del mercato immobiliare stanno interessando diversi comuni mettendo in pericolo il diritto alla casa e l’inclusione sociale.
L’appello, che sarà formalizzato e presentato ufficialmente a settembre, chiede alle istituzioni comunitarie più fondi strutturali dedicati all’edilizia convenzionata, una regolamentazione europea dei fondi immobiliari e degli affitti turistici che tuteli giovani, studenti e lavoratori, un piano per dare casa e servizi adeguati di supporto ai senzatetto.
Emily Clancy, vicesindaca con delega alla Casa dichiara: “Il messaggio dell’International Social Housing Festival di Barcellona è chiaro: il diritto alla casa e alla città sono una questione che attraversa il continente e ha bisogno di essere reso priorità politica a tutti i livelli di governo se le nostre città vogliono rimanere attrattive in termini di opportunità di lavoro e studio senza rischiare di espellere i ceti più fragili della popolazione e di perdere la loro identità. Porteremo il documento martedì a Napoli al prossimo appuntamento della nostra alleanza municipalista per il diritto all’abitare per condividerlo con le altre 9 città e ANCI con cui abbiamo lavorato in questi mesi”.
“I problemi e le difficoltà che stanno affrontando studenti, lavoratori e classi medie delle principali metropoli europee sono simili – dichiara Pierfrancesco Maran, assessore alla Casa – per questo è possibile immaginare soluzioni comuni attraverso una rete che punti a coinvolgere le città. Si tratta di una battaglia collettiva fondamentale: Milano è in prima linea per chiedere che il tema dell’accesso alla casa diventi una priorità delle istituzioni europee e lavorerà nei prossimi mesi insieme a Bologna per coinvolgere altre città italiane nella firma del documento”.