Si svolge a Reggio Emilia, a Palazzo Rocca Saporiti venerdì 26 maggio, sotto la guida della società internazionale di traumatologia AO Trauma, il Primo di una serie di congressi in ambito nazionale di un nuovo progetto pilota volto a definire le linee guida del trattamento di alcune tra le più complesse fratture del femore.
La società senza scopo di lucro AO Trauma, è un’organizzazione con oltre 9mila professionisti del trauma in tutto il mondo che si dedicano al progresso della cura del trauma attraverso l’istruzione, il tutoraggio e la ricerca. Ogni anno, AO Trauma organizza più di 400 eventi in tutto il mondo con oltre 5.000 docenti, istruendo più di 30mila chirurghi. Accanto alla passione per l’eccellenza, i membri della comunità di AO Trauma condividono uno spirito di volontariato e il desiderio di far progredire la cura dei pazienti con traumi muscoloscheletrici.
La sezione italiana di AO Trauma ha lanciato un progetto innovativo creando macro-aree regionali per la diffusione e la condivisione della cultura in campo traumatologico. Lo scopo ambizioso è quello di creare un network di professionisti e di ospedali interconnessi tra loro per condividere le conoscenze e ottimizzare il trattamento di traumi complessi. Per la prima volta Reggio Emilia è al centro di questo network coordinando l’attività della macro area Emilia-Toscana-Marche. L’evento del 26 maggio vedrà coinvolti 50 giovani chirurghi traumatologi provenienti da tutta Italia. Il dottor Michele Cappa e il dottor Marco Paterlini operativi nella struttura di Ortopedia e Traumatologia dell’Ausl IRCCS di Reggio Emilia e formatori nazionali AO, hanno convogliato a Palazzo Rocca Saporiti quello che si può considerare il futuro della traumatologia nella nostra regione e nelle due gemellate al fine di diffondere la passione e la crescita professionale per questa complessa e sempre più esigente disciplina della chirurgia ortopedica.
Obiettivo dichiarato dell’evento é definire le linee guida del trattamento di alcune tra le più complesse fratture del femore sulla base dell’esperienza di centri di alto livello nazionale e analizzando gli ultimi dati forniti dalla letteratura. I risultati che saranno raccolti potranno essere in futuro al centro di studi multicentrici che confluiranno in pubblicazioni e in un simposio dedicato alla materia a novembre 2023 a Roma.