Dalla promozione di iniziative culturali, didattiche e formative fino al sostegno di studi, ricerca e raccolta di testimonianze sulla storia del Novecento in Emilia-Romagna. Ma anche la valorizzazione dei luoghi della Memoria e dei percorsi regionali ad essi collegati, anche per la promozione del patrimonio culturale del territorio regionale.

Ammontano 210 mila euro i fondi messi a disposizione dalla Regione per un nuovo bando che sostiene progetti e iniziative di dimensione sovralocale (in base alla Legge regionale n. 3 del 2016) promossi da associazioni, fondazioni e istituzioni culturali, Comuni e Unioni di Comuni, per promuovere, valorizzare  la memoria e la storia del ‘900. Questo anche in collaborazione con il mondo dell’Associazionismo culturale e con le Associazioni dei famigliari delle vittime.

La misura, approvata dalla Giunta regionale, finanzierà progetti avviati a partire dal 1° gennaio 2023 e che dovranno essere realizzati entro l’anno.

Le iniziative debbono svolgersi all’interno del territorio regionale.

 

Il Bando

Il bando, in continuità con gli anni precedenti, sostiene in particolare progetti e iniziative che si occupano della tutela e della conservazione dei documenti storici, della ricerca e della raccolta delle testimonianze, oltre alla valorizzazione dei luoghi della memoria, da quest’anno più accentuata.

Le domande dovranno essere inviate esclusivamente per via telematica tramite l’applicativo Sibac a partire dalle ore 10 del 18 aprile fino alle ore 16 dell’11 maggio 2023. Per informazioni: memoriadelnovecento@regione.emilia-romagna.it .

Possono richiedere il contributo i soggetti che hanno sede legale o operativa nel territorio della regione Emilia-Romagna.

Il progetto presentato deve prevedere un costo complessivo minimo di spese ammissibili di 15mila euro. La quota di spese ammissibili che superasse i 50mila euro non sarà considerata ai fini del calcolo del contributo.

Il contributo massimo concedibile ad ogni progetto può arrivare fino al 40% delle spese ammissibili per i progetti presentati da Comuni e Unioni di Comuni, fino al 60% delle spese ammissibili per i progetti presentati da Associazioni, Fondazioni e Istituzioni. Per progetti presentati da Comuni e Unioni di Comuni relativi ad avvenimenti di rilevanza nazionale accaduti nel territorio regionale nell’anno 1923, il contributo regionale potrà arrivare fino al 50% delle medesime spese ammissibili, che saranno considerate fino all’importo massimo di 100mila.