Un rallentamento, dovuto soprattutto all’attenuazione delle tensioni su energia elettrica e gas di rete, ha caratterizzato l’andamento dell’inflazione in febbraio. Restano comunque di rilievo le spinte al rialzo dovute principalmente agli alimentari e ai trasporti, che hanno fatto sentire il loro “peso” sulle tasche dei consumatori, nonostante la mensilità in calo.
In particolare l’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), calcolato lo scorso mese sul territorio comunale di Modena, si è mantenuto alto (+ 9,6%) su base tendenziale annua, con una flessione negativa, invece, a livello congiunturale (- 0, 6%). È quanto emerge dal calcolo dello stesso indicatore, sulla base dei prezzi rilevati sul territorio dal servizio Statistica comunale, secondo le disposizioni Istat.
In febbraio, nello specifico, i dati per tipologia di prodotto hanno registrato un valore congiunturale in calo (- 0,6 %) sul totale dei beni. Frenate, infatti, si sono riscontrate per beni energetici (- 8,7 %); beni regolamentati (- 2 %); beni non regolamentati (- 0,6 %). Incremento invece per: tabacchi (+ 1,9 %); beni alimentari (+1,6%); gli altri beni (+ 0,7 %); beni non durevoli (+ 1,1 %). Anche il totale dei servizi ha segnato una flessione (- 0,3 %): nel dettaglio, oscillazioni negative hanno riguardato servizi vari (- 0,9 %); servizi non regolamentati (- 0,3 %); servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (- 0,3 %). Un lieve aumento ha connotato i servizi relativi all’abitazione (+ 0,2 %).
La divisione “Comunicazioni” (+ 2,6 %, categoria a intera rilevazione centralizzata) è quella con l’aumento percentuale più rilevante e le oscillazioni positive scaturiscono dagli apparecchi telefonici, mentre sono in leggero calo i servizi postali.
Segue, con un incremento dell’1,8 %, “Alimentari e bevande analcoliche”: nella divisione tutte le classi di spesa risultano in salita. I rincari più accentuati si trovano su: vegetali; pesci e ittici; latte e latticini; acque e bevande; pane e cereali.
Per “Bevande alcoliche e tabacchi” la crescita è dell’1,1 % (divisione a intera rilevazione centralizzata). In particolare, dopo diversi mesi di immobilità, i tabacchi tornano a incrementare le proprie quotazioni, contrastati solo in parte dagli alcolici, in calo. Birre in debole crescita, vini stabili.
“Trasporti” fa segnare + 0,8 %. Il “segno più” è dovuto in primis agli aumenti subiti dai carburanti. In salita anche automobili; motocicli; trasporto passeggeri su rotaia e trasporto aereo. Frenano, invece, gli altri servizi relativi ai mezzi di trasporto privati (come, per esempio, noleggi, affitti garage e autoscuole).
L’aumento per “Ricreazione, spettacolo e cultura” è dello 0,6 %. Le spese in aumento riguardano: articoli per giardinaggio; computer; pacchetti vacanza; giochi e giocattoli. Decrescono, dall’altra parte, i prezzi di tv; giornali e periodici; cartoleria; servizi culturali.
Nella divisione “Altri beni e servizi” si registra un + 0,3 %: spese in salita per assistenza sociale (nidi, case di cura, servizi di assistenza…) e parrucchieri ed estetisti. In leggero calo solamente gli articoli e prodotti non elettrici per la cura della persona.
Il segno positivo più modesto è quello che fa riferimento ad “Abbigliamento e calzature” (+ 0, 1 %), dove si notano lievissimi rincari soltanto per scarpe e calzature, in una divisione di spesa che in febbraio è particolarmente statica.
La divisione che, al contrario, in febbraio 2023 segna il calo più significativo è, come nel bimestre scorso, “Abitazione, acqua, energetici” (- 7,5 %). In particolare, continuano a rallentare le quotazioni di energia elettrica e gas di rete. Viceversa salgono di poco gli indici di affitti e spese condominiali.
Flessione anche per “Servizi sanitari e spese per la salute” (- 1,2 %). Scendono le spese relative ai servizi dentistici ed ospedalieri; fluttuazioni positive, al contrario, caratterizzano prodotti farmaceutici e medicali.
E per “Servizi ricettivi e ristorazione” il decremento è dello 0,7 %. Nel dettaglio, i servizi di alloggio segnano una mensilità negativa che determina l’oscillazione dell’intera divisione.
Infine risultano invariate le divisioni “Mobili, articoli e servizi per la casa” e, per il quinto consecutivo, “Istruzione”.
Sul sito del Servizio statistica del Comune (www.comune.modena.it/servizio-statistica/pagine-tematiche/prezzi) sono consultabili anche i dati sull’inflazione dei mesi precedenti.