Nel 2022 sono stati 312 i pazienti arrivati al Policlinico per essere trattati di tumore della testa, del collo e della base cranica dalla Struttura Complessa di Otorinolaringoiatria del Policlinico, diretta dal prof. Daniele Marchioni. Di questi, 251 hanno richiesto intervento chirurgico, mentre 61 hanno richiesto trattamenti differenziati presso il Centro multidisciplinare di oncologia testa-collo. Si tratta di numeri importanti, soprattutto perché applicati a una casistica di altissima complessità di diagnosi, trattamento chirurgico e follow-up, per la quale l’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena è hub provinciale e centro di riferimento regionale.
“Sin dal suo arrivo al Policlinico, il 1° ottobre del 2021 – ha commentato il Direttore Generale Claudio Vagnini – il prof. Marchioni ha lavorato insieme alla sue equipe per consolidare e potenziare l’attività chirurgica di alta complessità che caratterizza un centro di terzo livello come il nostro che in quanto hub deve soprattutto dare risposta ai casi più complessi. Si tratta di uno sforzo organizzativo importante perché un intervento di alta complessità, ad esempio quello per rimuovere un grande neurinoma del nervo acustico, può impegnare la sala operatoria per 6-7 ore, con un forte impatto su tutta l’organizzazione. D’altra parte è un intervento salvavita che solo poche strutture in Italia sono in grado di assicurare e Modena si pone come un punto di riferimento regionale, ma anche sul territorio nazionale per la chirurgia della base cranica e la oncologia della testa e del collo. Questi risultati si ottengono grazie alla collaborazione tra chirurghi, anestesisti e personale infermieristico”.
In questo tipo di interventi complessi è fondamentale sia il supporto anestesiologico che in questo caso è svolto per il Policlinico dall’Anestesia e Rianimazione 2, diretta dalla dottoressa Elisabetta Bertellini, sia l’assistenza del paziente complesso nel post-operatorio che per il Policlinico è assicurata dalla Terapia Intensiva Post-Operatoria diretta dal prof. Massimo Girardis.
L’alta complessità a Modena è diventata routinaria presso l’otorinolaringoiatria , in quanto ogni settimana svariate sale operatorie sono impegnate interamente per queste tipologie di interventi. Sono due principalmente gli ambiti dove è necessario eseguire interventi ad alta complessità: l’oncologia della testa e del collo e la patologia tumorale della base cranica.
“Dal punto di vista didattico – ha confermato il prof. Giorgio De Santis, Presidente della Facoltà di Medicina e Chirurgia e Direttore della Chirurgia Plastica e Ricostruttiva che fa parte del PDTA dei tumori della testa e del collo – è fondamentale per noi avere un centro di terzo livello in grado di insegnare ai nostri chirurghi in formazione specialistica le tecniche più innovative. In questo modo, infatti, la nostra facoltà è attrattiva perché chi si specializza a Modena può vantare già un curriculum di livello internazionale. L’equipe di chirurgia plastica e ricostruttiva, inoltre, lavora all’interno del PDTA tramite tecniche di microchirurgia ricostruttiva che consente di ricostruire in tempo reale le parti parti tumorali asportate. Questa nostra capacità ci consente di poter asportare tumorale masse tumorali più ampie, in quanto con questa metodica si possono ricostruire intere unità funzionali ed estetiche del volto, di tutto il cavo orale, fino all’esofago compreso. Si tratta di interventi di altissima complessità che possono essere effettuati solo in centri di alta specializzazione come il nostro”.
Per quanto riguarda i tumori maligni l’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena ha attivato da diversi anni un Percorso Diagnostico Terapeutico per i tumori del distretto testa-collo che riunisce le discipline coinvolte nella diagnosi e nella terapia di queste patologie: Otorinolaringoiatria, Oncologia medica, Radioterapia oncologica, Radiologia, Chirurgia Plastica e Ricostruttiva, Chirurgia Cranio-Maxillo-Facciale, Anatomia Patologica, Logopedia riabilitativa, Psicologia della Salute, infermiere case manager e Servizio Dietetico. I tumori maligni del distretto testa e collo rappresentano, a livello mondiale, circa il 10% dei tumori maligni negli uomini ed il 4% nelle donne. Le variazioni nella loro incidenza e mortalità sono molto marcate, con i tassi più elevati nelle regioni asiatiche. Nella provincia di Modena, in base ad una valutazione dei dati forniti dal Registro Tumori Provinciale, nel 2006 sono stati diagnosticati 110 casi di neoplasie maligne della testa e del collo corrispondenti a circa il 5% del numero complessivo dei tumori maligni e pari ad un tasso standardizzato di 33,5/100000. Tali patologie sono accomunate dalla caratteristica di necessitare di indagini strumentali specialistiche per poter giungere a una localizzazione precisa ed a diagnosi precoce.
“L’attività chirurgica presso la nostra struttura – ha spiegato il prof. Daniele Marchioni – si è concentrata sul trattamento di quei tumori avanzati che interessano la laringe, il collo, il cavo orale, le ghiandole salivari, ma anche quei tumori che si localizzano all’orecchio con estensione alle meningi e tronco-encefalico, le fosse nasali con estensione alla fossa cranica anteriore. Si è trattato soprattutto di casi clinici di elevata complessità, con patologie avanzate su queste aree anatomiche, in quanto queste ultime svolgono molteplici funzioni, quali; deglutizione, fonazione, respirazione, udito, gusto, olfatto e movimenti del volto. L’esecuzione di questi interventi richiede diverse ore di sala operatoria ed elevate competenze in questi delicati settori anatomici per rimuovere interamente la patologia mantenendo la funzione anatomica vascolo-nervosa dei distretti interessati. Questi interventi pertanto richiedono una seduta operatoria lunga, e con un atteggiamento multidisciplinare. A Modena mi ritengo fortunato, in quanto ho la possibilità di collaborare con professionisti di elevata competenza, e pertanto fare squadra con loro; questo dettaglio fa la differenza, difatti è proprio la cooperazione tra diversi specialisti, quali neurochirurghi, chirurghi maxillo-facciale, chirurghi plastici, radiologi e anestesisti, che ci permette di ottenere i migliori risultati in termini radicalità oncologica e ricostruzione delle funzioni, con la massima sicurezza per il paziente negli interventi di alta complessità”.
Questo lavoro di multiequipe ha fatto nascere dei veri e propri gruppi multidisciplinari con istituzione di ambulatori e percorsi dedicati, al fine di gestire sempre più in sicurezza i pazienti affetti da patologia complessa, come l’ambulatorio integrato di oncologia della testa e del collo, l’ambulatorio della base cranica, l’ambulatorio del nervo facciale, l’ambulatorio della trachea.
“La maggioranza dei pazienti che hanno richiesto questi trattamenti chirurgici proviene da fuori regione, questo a sottolineare come la clinica di Otorinolaringoiatria sia sempre più un punto di riferimento per la patologia ad alta complessità, in particolare per la chirurgia oncologica e della base del cranio, dove vengono eseguiti tutte le tipologie di intervento chirurgico sino alle nuove frontiere mininvasive, specialmente per il neurinoma del nervo acustico” ha precisato Marchioni.
“L’attività chirurgica altamente specialistica e ad elevata complessità che viene svolta presso la nostra Azienda per la gestione del paziente affetto da queste patologie ha favorito lo sviluppo di percorsi e di specifiche competenze per le professioni sanitarie. Nel percorso diagnostico terapeutico è presente l’infermiere case manager, figura di riferimento per tutto il percorso clinico assistenziale del paziente e nell’ambito del blocco operatorio con una significativa valorizzazione delle clinical competence distintive del personale Infermieristico”, ha commentato Roberta Zanin.
L’applicazione delle nuove frontiere tecnologiche ha consentito di ottimizzare i risultati, difatti la chirurgia in questo ambito specialistico ha sviluppato approcci endoscopici mininvasivi ed innovativi per selezionati pazienti, messi a punto proprio dalla clinica di Otorinolaringoiatria di Modena ed esportata a livello internazionale. Oltre a quest’ultima, vengono utilizzate anche la chirurgia robotica e la chirurgia esoscopica della base cranica, quest’ultima già utilizzata dal professor Daniele Marchioni a Verona, che presto si potrà realizzare a Modena, la quale sfrutta la visualizzazione tridimensionale per migliorare i dettagli anatomici delle strutture vascolo-nervose dei distretti della base del cranio. “Ad esempio – ha concluso Marchioni – l’approccio totalmente endoscopico transcanalare per il trattamento dei neurinomi dell’acustico localizzati al condotto uditivo interno e per i tumori del nervo facciale, consentono di ottenere ottimi risultati in termini di radicalità della patologia consentendo un approccio mininvasivo senza necessità di ampie demolizioni e con degenze postoperatorie decisamente inferiori a quelle delle tecniche tradizionali”.
Questi approcci innovativi sono stati codificati proprio a Modena dal Professor Daniele Marchioni e dal Professor Livio Presutti e hanno richiamato l’interesse delle più prestigiose università a livello internazionale (dagli USA, al Giappone, alla Australia) richiedendo ai nostri due esperti di eseguire svariati corsi chirurgici nelle sedi estere per propagare l’insegnamento delle tecnica modenese.