“In merito all’annuncio della riapertura del Pronto Soccorso a Scandiano, restano diverse domande senza risposta.
Siamo di fronte ad uno scenario che era stato pubblicamente definito fin dal P.A.L. del 2019: già in quel documento si prevedeva una apertura del Pronto Soccorso per 12 ore, come avverrà da marzo 2023. Questo indica come le richieste dei cittadini con migliaia di firme, la riapertura h24 tra tutte, non siano state ascoltate.
Ci domandiamo come si possa gestire efficacemente ‘a tempo’ un servizio di questo tipo: come verrà trattata la coda di cittadini ancora in cura o in lista d’attesa al momento della chiusura? Di certo, è impensabile che l’assistenza venga interrotta, come se si trattasse della chiusura serale di una qualsiasi attività economica. Vanno garantite le cure, soprattutto ai casi più seri, senza andare a gravare sul Pronto Soccorso di Sassuolo o di Reggio, perchè ambedue sono già oberati da un eccesso di utenza.
Si tratta di problemi importanti ed irrisolti, tanto che oggi anche il sindaco di Scandiano, a mezzo stampa si augura una futura riapertura del pronto soccorso per 24 ore: perché, allora, non ha firmato la nostra petizione che chiede esattamente questo?
Perchè, aggiungiamo, non si parla del ripristino dell’automedica per 24 ore, in partenza da Scandiano?
Non condividiamo il ricorso ad un affidamento esterno temporaneo, ad una cooperativa che lavorerà per sei mesi, con la possibilità di un rinnovo. Il Pronto Soccorso sarebbe dovuto rimanere all’interno del Servizio Sanitario Pubblico, gestito da medici di comprovata esperienza e contrattualizzati dall’Asl.
Per tutti questi motivi, la raccolta firme prosegue più forte di prima, perché i suoi presupposti restano ancora tutti validi. Chiediamo ai cittadini di aderire per avere il Pronto Soccorso aperto H24 al Magati e l’Automedica in partenza dal Magati H24″.
Così il sindaco di Casalgrande Giuseppe Daviddi.