Nelle scorse settimane il Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università di Bologna ha scritto al sindaco Francesco Tosi al fine di avere l’autorizzazione a installare, e a mantenere per i prossimi 5 anni, una stazione permanente GNSS-CORS (Global Navigation Satellite System–Continuously Operating Reference Station) all’interno delle Salse di Nirano, presso Ca’ Rossa, fruendo altresì dell’alimentazione elettrica necessaria e della rete internet per la trasmissione dei dati. Questo nell’ambito della consolidata collaborazione scientifica, volta allo studio del fenomeno delle Salse, tra l’Alma Mater Studiorum e il Comune fioranese.
La strumentazione sarà di grande utilità per indagini geodetiche nell’area della Riserva così da determinare le deformazioni del suolo connesse all’attività eruttiva dei vulcani di fango. E servirà anche per studiare gli spostamenti di origine tettonica, quindi la sismicità locale. In prossimità della Riserva, infatti, è stato localizzato da fonti storiche un terremoto di magnitudo equivalente Mw 6 e intensità epicentrale IX, avvenuto il 5 giugno 1501.
Per tale strumentazione l’ateneo assicura “la non interferenza radioelettrica con gli apparati ivi esistenti e il rispetto dei limiti previsti, con riferimento all’esposizione umana ai campi elettromagnetici, così come previsto dalla normativa vigente”. Inoltre al Comune non è richiesto alcun contributo finanziario suppletivo: montaggio, manutenzione e smontaggio della stazione rimangono a carico dell’Università.
Il Primo Cittadino ha accolto molto positivamente la richiesta, dando l’autorizzazione a procedere e a poter mantenere la stazione fino al 31 gennaio 2028, fatte salve eventuali proroghe. “Certo che da tali indagini possano derivare utili informazioni per il territorio, avendo le ricerche descritte un valore non solo scientifico ma anche di utilità pubblica per l’adozione di misure di percezione del rischio sismico della zona”, Tosi si è detto ben felice di aprire Ca’ Rossa all’istanza degli studiosi, ringraziandoli per l’interessamento mostrato, ora come in passato, verso la nostra area protetta.