Il Polo Territoriale di Mantova del Politecnico di Milano e il Comune di Guastalla, con il patrocinio dell’Ordine degli Architetti di Reggio Emilia, dell’Osservatorio del Paesaggio Bassa Reggiana, di UNESCO MAB Po Grande, dell’Unione Bassa Reggiana e di ViVi il Verde, il 6 Ottobre scorso hanno presentato pubblicamente gli esiti del concorso internazionale di idee “MIRC 2022 | GUASTALLA. DESIGN COMPETITION FOR THE ANCIENT GARDEN OF DUCAL PALACE”.

La gara di architettura, rivolta a studenti e neolaureati under 35 delle Università italiane e internazionali di Architettura, Design, Ingegneria, Paesaggio e Urbanistica, proponeva ai partecipanti di sviluppare idee e progetti per affidare una nuova identità al Giardino Storico del Palazzo Ducale di Guastalla, oggi privato dei segni e del ruolo che lo hanno caratterizzato nel tempo.

Hanno concorso 162 studenti provenienti da 21 Paesi – Austria, Albania, Cile, Cina, Corea del Sud, Croazia, Egitto, Filippine, Francia, Georgia, Gran Bretagna, Grecia, India, Iran, Italia, Messico, Libano, Sudafrica, Spagna, Turchia, Vietnam – iscritti a 17 Istituti Universitari nel mondo, che hanno elaborato 55 progetti.

La Giuria Internazionale, composta da cinque architetti e docenti di fama – Jean-Philippe Garric, Anna Lambertini, João Nunes Ferreira, Andrea Rinaldi, Matteo Sfriso, ha selezionato 3 vincitori, 2 menzioni d’onore e 4 premi speciali.

Questi progetti sono esposti nel cortile d’onore di Palazzo Ducale e rimarranno visibili a tutti i cittadini e ai visitatori almeno fino a fine gennaio 2023.

 

Qui di seguito i Premi Speciali della Giuria con le motivazioni che descrivono il focus di ogni progetto:

Il PREMIO SPECIALE “GIOCO” è stato conferito dalla Giuria al progetto redatto dal GRUPPO 2MT8NR (Viola Dorigo, Laureata, POLIMI_POLO DI MANTOVA e Federico Pedrezzani, Laureato, POLIMI_POLO DI MANTOVA) per l’interessante spunto – che è anche punto di partenza per il progetto – colto nel punto di vista dei bambini. I bambini, giovani fruitori dello spazio pubblico, leggono la città nelle sue forme elementari e restituiscono attraverso il disegno simbolico le attese e le aspirazioni delle generazioni in divenire, mentre i giovani architetti, seduti su una giocosa altalena, tracciano i segni della trasformazione oscillando tra storia e contemporaneità.

Il PREMIO SPECIALE “RELAZIONI-INTERAZIONI” è stato conferito dalla Giuria al progetto redatto dal GRUPPO FH1KRO (Corrado Kay Hwa Severino, Studente, POLIMI_POLO DI MANTOVA, Luca Quadro, Laureato, POLIMI e Riccardo Migliorini, Laureato, POLIMI per l’interessante premessa analitica al progetto, che mette a confronto i molti palazzi storici delle terre gonzaghesche e i loro spazi aperti, i giardini, le corti e i patii, e investiga sugli spazi della collettività in Guastalla, cercando nella storia le ragioni per una composizione che sembra attraversare i secoli e intessere nuove relazioni tra persone e spazi, tra personaggi e monumenti, in passato come ora.

Il PREMIO SPECIALE “RICERCA” è stato conferito dalla Giuria al progetto redatto dal GRUPPO JFVNQ5 (Giacomo Dal Ben, Laureato, POLIMI_POLO DI MANTOVA e Raffaele Dongili, Laureato, POLIMI_POLO DI MANTOVA) per il significativo lavoro di analisi compiuto sulla composizione e sulla forma del Palazzo Ducale e per la ricerca condotta sulla storia della grande architettura gonzaghesca. Il confronto con Palazzo Te a Mantova ha suggerito le possibili strategie di intervento e la stesura del vocabolario di segni che il progetto ha mutuato dalla storia.

Il PREMIO SPECIALE “PAESAGGIO E PAESAGGI” è stato conferito dalla Giuria al progetto redatto dal GRUPPO TAAYRH (Tanvee Thapa, Studente, POLIMI_POLO DI PIACENZA, Vinayak Bhattacharya, Studente, POLIMI_POLO DI PIACENZA e Silvia Caremoli, Studente, POLIMI_POLO DI PIACENZA) per la particolare attenzione alla varietà delle essenze vegetali e l’articolazione degli spazi verdi, che allestiscono sequenze di stanze verdi dove la vita nello spazio pubblico urbano si fonda con i ritmi, i colori e le atmosfere dell’ambiente naturale.

 

Ed ecco i Progetti Primi Classificati e le Menzioni d’Onore:

Il PRIMO PREMIO è stato conferito al progetto redatto dal GRUPPO B94CEG: Mattia Moretti, Laureato, POLIMI, Gianluca Pelucchi, Laureato, POLIMI, Giulio Di Fuccia, Laureato, POLIMI.

Ad animare la moderna piazza-giardino, di cui il progetto del GRUPPO B94CEG intende preservare l’identità storica, sono nuove attività culturali e ricreative.

Il limite contiene e giustifica l’articolazione dei dislivelli e la varietà delle superfici naturali e artificiali che compongono il disegno.

Interessante per il rigore metodologico e progettuale, che poggia su una scrupolosa ricerca storica e sulla lettura attenta dei luoghi, la soluzione proposta riceve il plauso della giuria per la sua capacità di interpretare con semplicità e con equilibrato minimalismo, il programma di recupero e di valorizzazione.

 

Il SECONDO PREMIO è stato conferito al progetto redatto dal GRUPPO 0WTPQ5:  Eleonora Giannetti, Laureata, SAPIENZA UNIVERSITA’ DI ROMA, Giulia Gianpietro, Laureata, SAPIENZA UNIVERSITA’ DI ROMA, Alexandre Gaudin, Laureato, ECOLE NATIONALE SUPERIOUR D’ARCHITECTURE DE MONTPELLIER.

L’acqua e l’“immagine del Po”, che abita storicamente i territori di Guastalla e che caratterizza i paesaggi e i modelli d’uso dello spazio, rappresentano i riferimenti più forti del progetto redatto dal GRUPPO OWTPQ5, giungendo a definire lo spazio aperto come “giardino liquido”, una sequenza di percorsi, piastre, aree verdi, spazi aperti al pubblico, abitati da essenze arboree che, nella loro varietà, si presentano, come attori, sul palcoscenico del giardino e sul fondare scenografico di Palazzo Ducale.

 

Il TERZO PREMIO è stato conferito al progetto redatto dal GRUPPO DDRZX7: Agostino Omini, Studente, POLIMI, Anna Setti, Studente, POLIMI e Samuele Palladino, Studente, POLIMI.

Pensato come “hortus conclusus”, storico spazio in cui hanno luogo gli antichi “riti della città”, il giardino contemporaneo pensato dal GRUPPO DDRZX7 è frutto di un’attenta analisi storica, che allinea le trasformazioni del sito nel tempo con quelle della città, cercando nella Storia le ragioni del suo stesso ruolo e della sua stessa immagine contemporanei. Rigore metodologico e astrazione compositiva sono gli elementi forti del progetto, combinati con pochissimi temi materici e figurativi, che accolgono insieme architettura e natura, i mondi animale, vegetale e minerale, cui l’uomo si accosta, solo timidamente introdotto nel progetto, osservato dall’alto, in una visione microscopica, nei suoi gesti e nei suoi spostamenti, come ciascuno degli elementi del componimento architettonico.

Una speciale MENZIONE D’ONORE “CONTEMPORARY PRESENCES INTO THE HISTORY” è stata conferita al progetto redatto dal GRUPPO 7SMAJQ (Nadia Paternieri, Laureata, UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PARMA). Riconfigurare e valorizzare sono gli obiettivi che muovono il progetto elaborato dal GRUPPO 7SMAJQ verso la riproposizione delle antiche forme e dimensioni dello spazio aperto, che nel corso del tempo hanno perso il loro primario riferimento. Il muro, che delimita e costruisce le corrette proporzioni spaziali, ridefinisce le relazioni tra il costruito e il suo intorno. L’analisi storica chiarisce e motiva la scelta di ricostruire ciò che è andato perduto nel tempo e quella, ancor più forte, nel moderno giardino, non di piantumare, non di piantare alberi, come in passato, ma punti luce… eleganti, composti abitanti di un vasto e sereno prato verde.

Una speciale MENZIONE D’ONORE “CONTEMPORARY SPACES INTO THE HISTORY” viene conferita al progetto redatto dal GRUPPO BZJN1X ((Livia Arianna Mazzetti, Studentessa, POLIMI_POLO DI MANTOVA, Fiamma Di Zitti, Studentessa, POLIMI_POLO DI MANTOVA ed Enrico Biasiolo, Studente, POLIMI_POLO DI MANTOVA).

Una sequenza di quinte sceniche articola lo spazio aperto nel progetto del GRUPPO BZJN1X. Nelle stanze del giardino è sempre diversa la relazione tra gli elementi e i materiali che compongono il progetto, tra gli alberi esistenti e la vegetazione integrata, tra le superfici verdi e le piastre d’acqua, tra i tracciati dei percorsi e le lunghe sedute, tra i “due mondi”, articolato, dinamico e denso di un lato, e quello disteso, ampio e sereno dell’altro: paesaggi, come personaggi, diversi e complementari, coinvolti in un dialogo condiviso, cordiale e rispettoso.