March – Meg, Jo, Beth e Amy: sono i soprannomi delle quattro sorelle March, che hanno fatto sorridere, emozionare, immedesimare e commuovere milioni di lettrici prima e, grazie alle tantissime versioni cinematografiche, spettatrici poi. Sono le protagoniste di ‘Piccole donne’, il classico di Louisa May Alcott che, scritto nella seconda metà dell’Ottocento, non ha mai smesso di appassionare le ragazze (ma non solo) di tutto il mondo, per una passione che travalica mode, generazioni e stili.
Ma qual è il ‘mistero’ di questo testo, apparentemente così semplice?
Quale la sua forza segreta?
E cosa ha da dire, ancora, alle lettrici e ai lettori di oggi?
Da queste domande prende l’avvio ‘Piccole donne’, lo spettacolo dell’attrice modenese Gloria Giacopini che, insieme a Giulietta Vacis, porta per la prima volta a teatro una ri-lettura del romanzo, e lo fa attraverso tre appuntamenti, che andranno in scena all’Auditorium Volmer Fregni di San Prospero il 7, 14 e 21 dicembre alle ore 20.45.
Sul palco di San Prospero andrà insomma in scena uno spettacolo in tre atti per scoprire come mai il romanzo della Alcott è molto di più che una ‘semplice’, edificante storia di Natale, ma al contrario la storia di ragazze libere e sicure, che né le convenzioni di una società prepotentemente maschilista, né le privazioni e le difficoltà economiche, né tantomeno le aspettative degli altri, bastano a reprimere.
Racconta Giulietta Vacis: “Io e Gloria Giacopini abbiamo continuato la nostra ricerca sulle ‘Signorine’ che nel corso della storia ci hanno permesso di essere oggi quello che siamo: abbiamo incontrato quella che più di altre ci ha cullate e prese per mano sin da bambine, Louisa May Alcott. Ci siamo chieste: davvero le sue Piccole Donne erano solo piccole timorate di Dio in un’America che non esiste più? No. Le Piccole Donne sono rimaste nella nostra memoria perché la loro è una storia pionieristica e contemporanea, che guarda alla discriminazione di genere e alla percezione che le donne hanno di se stesse in una maniera che più che contemporanea, risulta futuristica”.
Il primo episodio andrà in scena mercoledì 7 dicembre, il secondo sabato 14 e l’ultimo sabato 21 dicembre, seguito da un rinfresco per festeggiare insieme al pubblico le vacanze natalizie.
Lo spettacolo andrà in scena nell’ambito de ‘La calda stagione’, la rassegna teatrale di TiPì promossa dall’Associazione Nahìa insieme al Comune di San Prospero con il contributo della Regione Emilia-Romagna.
La biglietteria è aperta lunedì e mercoledì dalle ore 17.00 alle 19.30 e un’ora prima degli spettacoli.
Per informazioni e prenotazioni è possibile scrivere tramite e-mail a progetto.tp@gmail.com, e via WhatsApp al 331.7487202. Prevendite sul sito www.diyticket.it.
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