Unimore accenderà venerdì 30 settembre il faro della Notte della Ricerca. L’edizione 2022 vedrà il coinvolgimento di oltre 50 gruppi di ricercatori e ricercatrici che esporranno i loro studi e campi di ricerca attraverso esperimenti, laboratori, esposizioni, dibattiti e seminari.
Nelle due città di Modena e di Reggio Emilia saranno quattro le sedi coinvolte: nella città Geminiana una sarà la storica sede della Notte ovvero il Complesso San Geminiano (via San Geminiano 3), l’altra il Complesso Sant’Eufemia (Largo Sant’Eufemia, 19) e per l’occasione aprirà l’Osservatorio Geofisico (Piazza Roma, 22), mentre nella città del Tricolore farà da cornice il Tecnopolo Reggiane Parco Innovazione (Piazzale Europa,1).
L’appuntamento, che rappresenta un’occasione unica per l’intera cittadinanza, intende avvicinare le persone al mondo della ricerca, far scoprire dal vivo alcuni dei progetti di ricerca dell’Ateneo e diffondere la cultura scientifica in modo molto ampio.
I visitatori saranno accolti, nelle strutture di Modena a partire dalle ore 20.00 e a Reggio Emilia dalle ore 18.00, da oltre 60 iniziative tra dimostrazioni, lezioni interattive e visite guidate.
In particolare, numerose le attività rivolte ai bambini e ai ragazzi che potranno comprendere, attraverso giochi e mediante illustrazioni, ciò che sta alla base del lavoro scientifico, ma soprattutto capire in modo semplice principi chimici, matematici, fisici e neurologici o, ancora, alcune dinamiche sociali e identitarie che riguardano le migrazioni e, in particolare, le cosiddette “seconde generazioni”.
Tra le presentazioni anche appuntamenti di dialogo rivolti ai giovani e al mondo digitale, analisi di stereotipi di principi religiosi e di genere o, ancora, lezioni che spiegano, ad esempio, i principi scoperti dai grandi del passato come Venturi del quale ricorre quest’anno il bicentenario.
Tantissimi, dunque, i temi affrontati grazie alla possibilità di poter rivolgere domande direttamente a chi la ricerca la crea e vedere da vicino simulatori gravitazionali, robot intelligenti, moto ed auto costruite dagli studenti, animali ed insetti che, seppur piccoli, sono fondamentali nel ciclo della vita.
Familiarizzare con il mondo della scienza, della cultura e della tecnica e capire come la scienza aiuta l’essere umano nella sua vita quotidiana, attraverso nuovi servizi e nuove tecnologie, è quanto potranno carpire visitatori e visitatrici alla Notte della Ricerca di Unimore.
Alla Notte della Ricerca di Unimore, come da tradizione, partecipa, con un’apertura dedicata all’evento, anche il Centro Loris Malaguzzi che apre i suoi Atelier a bambine e bambini, ragazzi e giovani, insegnanti, educatori, ricercatori, turisti, cittadini, alle persone curiose di ogni età e a tutti coloro che sanno e che vogliono stupirsi.
Mentre le Reggiane Parco Innovazione organizzano un viaggio nella memoria e storia nei capannoni di una delle più grandi fabbriche italiane del ‘900 nonché sul suo percorso di trasformazione urbana da fabbrica a centro dell’innovazione e ricerca della città. Sarà possibile effettuare una visita guidata, curata da Istoreco, all’area delle Reggiane. Fondazione REI, invece, presenterà la sua realtà relativa al trasferimento tecnologico.
Presente Iren con il nuovo catalogo Eduiren e con laboratori dedicati ai ragazzi che saranno introdotti al tema dell’efficientamento energetico con un percorso didattico e informativo permanente realizzato da Iren Smart Solutions e Fondazione Rei sui temi dell’efficienza energetica e dell’innovazione.
Il programma completo della Notte è visionabile al seguente link: https://www.unimore.it/nottericerca2022/