“In queste settimane alle imprese della meccanica, come purtroppo avviene ad aziende di altri settori e ai cittadini, stanno arrivando bollette energetiche insopportabili, fino a tre volte tanto rispetto allo scorso anno. Le aziende stanno ‘assorbendo’ questi rincari, che si sommano a quelli per la materia prima, senza scaricarli sui prezzi per il cliente, perché sarebbe forte il rischio di perdere fette di mercato, aggiungendo problemi ai problemi. Ci sono già diverse officine meccaniche che stanno pensando di non riuscire ad alzare la saracinesca se la situazione economica continua con questo trend”.
È il commento di Mauro Aleotti, Presidente Unione Produzione Cna Bologna (Unione che raggruppa i settori della meccanica, legno, chimica e plastica).
“In questo momento così delicato dunque – prosegue Aleotti – diventa controproducente un aumento di altri costi aziendali, legati ad esempio alla crescita dei salari. Capiamo come i dipendenti e le loro famiglie stiano subendo l’aumento dell’inflazione e rischiano una erosione del potere d’acquisto. I lavoratori sono un patrimonio per le nostre aziende e in momenti come questo è necessario che imprese e dipendenti ‘giochino la stessa partita’. Quindi certamente Cna è favorevole ad una concertazione su questi temi”.
“Un intervento su cui credo ormai ci sia poco da discutere è la riduzione del cuneo fiscale – continua Aleotti -. Lo scorso giovedì al confronto con Cna tutte le coalizioni (centro destra, centro sinistra, terzo polo, movimento cinque stelle) si sono dette favorevoli ad un intervento sul cuneo fiscale con una riduzione per due terzi favorevole ai lavoratori e un terzo alle imprese. Ci aspettiamo che chiunque vinca le elezioni nei primissimi giorni del nuovo Governo inserisca il cuneo fiscale come assoluta priorità”.
“Sempre in tema di concertazione – conclude Aleotti – si può ipotizzare un confronto su misure di sostegno da mettere in campo, ad esempio, in tema di bonus utili ai lavoratori e alle loro famiglie per scaricare le spese energetiche. Un terreno emergenziale, tutto da esplorare, ma che crediamo possa essere percorribile”.