I Carabinieri della Stazione di Malalbergo, coordinati dalla Procura della Repubblica di Bologna, hanno arrestato un 52enne italiano, indagato per atti persecutori e lesioni personali aggravate, in esecuzione di una misura cautelare in carcere del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bologna.
La vicenda inizia dieci anni fa, quando una 29enne rumena (adesso 39enne), decide di lasciare il compagno con cui ha avuto un figlio, che invece di amarla la picchia quotidianamente, procurandole delle ferite anche gravi, come accaduto nel 2008 quando la giovane venne ricoverata per la rottura di un arto e dimessa con 90 giorni di prognosi. Infastidito dalla decisione della convivente che non vuole più stare con lui, l’uomo inizia a perseguitarla, diventando aggressivo e pericoloso, nonostante un divieto di avvicinamento dell’Autorità Giudiziaria. La situazione degenera la sera del 24 luglio scorso, quando la donna decide di accompagnare il figlio, adesso 17enne, a casa del padre. Nonostante le precauzioni prese da parte della 39enne che fa di tutto per evitare di entrare in contatto con l’uomo, il 52enne, alla vista della donna che si sta avvicinando alla guida di un’auto col figlio seduto sul sedile di fianco, la raggiunge a piedi sotto casa e dopo averla presa a pugni, la colpisce alla giugulare con un oggetto metallico appuntito non meglio identificato. La 39enne perde i sensi e si risveglia poco dopo a bordo di un’ambulanza allertata dal figlio in preda al panico alla vista della madre che perde sangue. Medicata dai sanitari del 118, la donna viene dimessa con 7 giorni di prognosi. Nella circostanza, i Carabinieri si recano a casa del 52enne e durante una perquisizione domiciliare lo trovano in possesso di un machete, una mazza da baseball, un coltello a serramanico, 14 munizioni calibro 12, una dose di cocaina e due bilancini di precisione. Il materiale rinvenuto è stato sequestrato.
A quel punto la Procura della Repubblica di Bologna, venuta a conoscenza dei fatti, ha chiesto l’applicazione della misura cautelare in carcere. La richiesta del P.M. è stata accolta in pieno dal G.I.P. del Tribunale di Bologna. Arrestato dai Carabinieri, il 52enne italiano è stato tradotto in carcere.