Giovedì 1 settembre i servizi educativi della città hanno riaperto le porte a bambini e famiglie, mentre educatrici e personale scolastico erano già al lavoro da giorni per preparare l’accoglienza degli oltre 6mila bambini di nidi e scuole d’infanzia che hanno ripreso l’attività o in questi giorni fanno il loro ingresso nei servizi.
Sono circa 1.800 i bambini della fascia 0/3 anni che nell’anno educativo 2022/2023 frequentano i nidi del sistema educativo integrato, distribuiti tra strutture comunali, della Fondazione Cresci@mo, appaltate e convenzionate; mentre 4.350 bimbi della fascia 3/6 anni vanno alle scuole d’infanzia comunali, di Fondazione Cresci@mo, convenzionate, private e della Fism.
Il sindaco Gian Carlo Muzzarelli e l’assessora all’Istruzione Grazia Baracchi hanno salutato e augurato buon anno a tutti i bambini e alle loro famiglie recandosi in visita di buon mattino al Polo d’Infanzia Villaggio Giardino di via Pasteur. Insieme a loro, insegnanti, educatori e bambini hanno piantumato un albero di melograno: in autunno i bambini ne coglieranno i frutti e potranno esplorarli. È un po’ il simbolo delle novità che hanno trovato al loro rientro i 140 bambini delle sei sezioni d’infanzia e i 30 piccoli delle due sezioni che animano il Polo Giardino insieme a 16 operatori, 8 educatrici assistenziali e al personale collaboratore.
Durante l’estate, infatti, educatori ed insegnanti insieme alle coordinatrici pedagogiche e con la collaborazione degli uffici tecnici comunali hanno completamente ripensato gli spazi, comuni e di sezione, con l’obiettivo di favorire lo scambio tra bambini di età diversa, stimolare la creatività e le competenze di ognuno e creare continuità tra l’interno e l’esterno per consentire ai bambini di muoversi liberamente tra dentro e fuori scoprendo la natura che li circonda.
Le sezioni sono state concepite come spazi ampi dove i bambini possono muoversi liberamente e in ogni sezione sono rappresentati tutti i campi di esperienza: logico matematico, scientifico, grafico, narrativo e teatrale. La riqualificazione degli spazi ha portato ad allestire sette aree comuni: lo spazio motorio per i bambini del nido, lo spazio per la motricità fine e le esperienze montessoriane, un grande atelier grafico pittorico, un ampio spazio per la macro e la micro costruttività, una biblioteca, uno spazio motorio adatto ai bambini della scuola d’infanzia e persino una stanza della calma per riposare o riprendersi da situazioni ad alta intensità emotiva. Gli spazi comuni saranno vissuti da tutti i bambini, di nido e scuola dell’infanzia, che potranno giocare e scoprire insieme; le educatrici intendono infatti privilegiare l’intersezione “perché, come già teorizzava Sergio Neri, i bambini di età diverse si confrontano, si comprendono, si consolano molto meglio di quanto possa avvenire tra età omogenee”. Inoltre, i bambini potranno entrare e uscire liberamente dalla sezione per andare in giardino. La proposta educativa della scuola è infatti orientata all’outdoor education che consente di approfondire in sezione con i campi di esperienza quanto scoperto all’esterno in natura attraverso il gioco.