Poesia Festival torna a rendere omaggio al grande scrittore e critico letterario Marco Santagata, scomparso a novembre 2020, martedì 23 agosto presso il Sasso di Sant’Andrea di Montecorone di Zocca, uno dei luoghi più suggestivi del suo paese natale.

 

Alle ore 19.00, al tramonto, Roberto Alperoli e Alberto Bertoni dialogheranno Nel nome di Marco.

Claudio Calafiore, attore e regista, leggerà pagine tratte da Il maestro dei santi pallidi (Guanda, 2002), vincitore del premio Campiello nel 2003.

 

Cinìn è un guardiano di mucche che vive in un borgo dell’Appennino modenese. Proprio a causa di quell’insolito nome e del suo irrefrenabile desiderio di andare a vedere le “angiole” dipinte sul muro di una chiesetta, la vita di Cinìn prenderà una direzione del tutto inaspettata. Dall’incontro con la bella ed enigmatica contessa di Renno fino alla sconvolgente scoperta della prospettiva, Cinìn attraverserà una serie di vicende che lo porteranno a diventare il Maestro dei santi pallidi. Sullo sfondo dell’Italia di metà Quattrocento, Marco Santagata racconta il sorgere del talento di un uomo sempre in fuga e sempre alla ricerca di qualcosa, capace di desiderare la felicità e la morte con la stessa intensità.

 

Le letture saranno intervallate dagli interventi musicali di Carlo Maver (organetto).

Marco Santagata (1947 – 2020) è stato uno dei massimi studiosi di letteratura italiana, di Dante e Petrarca in modo particolare. Nei Meridiani Mondadori ha commentato il Canzoniere di Petrarca e ha diretto l’edizione delle opere di Dante. Già docente di letteratura italiana all’università di Pisa e autore di numerose pubblicazioni di storia e critica letteraria, ha pubblicato, tra l’altro, Dante. Il romanzo della sua vita (2012), L’amoroso pensiero. Petrarca e il romanzo di Laura (2014), Il racconto della Commedia. Guida al poema di Dante (2017). All’attività di critico ha affiancato quella di narratore: con il romanzo Il maestro dei santi pallidi ha vinto il Supercampiello 2003 e con Come donna innamorata è stato finalista al Premio Strega 2015. Nel 2020, presso Guanda, è uscita la riedizione ampliata de Il copista.

 

Carlo Maver, flautista, bandoneonista e compositore bolognese, si inserisce negli ambienti jazz arrivando a collaborare con musicisti di primo piano. Forma un proprio ensemble, il Maver Quartet, con cui registra “Spaesaggi” e “12 Nodi”, partecipando a festival e concerti di livello internazionale. Dal 2008 è direttore artistico di ‘Eco della musica’, festival ecologico-musicale che si tiene ogni estate nell’Appennino bolognese e modenese. Nel 2015 pubblica l’album “Tracce d’Africa”, frutto delle contaminazioni provenienti dal continente africano. A maggio 2017 esce il suo primo libro Azalai: 1500 chilometri a piedi nel deserto.

 

Claudio Calafiore, noto attore modenese, diplomato presso l’accademia Antoniana d’Arte Drammatica, vanta una pluriennale attività professionale a fianco di importanti registi. Lavora con alcuni dei più importanti teatri stabili pubblici e privati. Apre la sua attività teatrale al campo dell’insegnamento, della drammaturgia e della regia. Fonda la compagnia della Cerca di Ferrara della quale è regista e direttore artistico. È il direttore artistico del Teatro Nero di Modena.

 

Il Sasso di Sant’Andrea a Montecorone (Zocca) è un affioramento di roccia arenaceo-calcarea di origine sedimentaria e rappresenta un’emergenza di elevato interesse paesaggistico-ambientale. Originato circa 25 milioni di anni fa da antichi bacini marini, è stato modellato nel tempo dagli agenti atmosferici che ne hanno determinato l’aspetto attuale.

Ambiente ideale per diverse specie di rapaci, dalla sua sommità si può godere un ampio panorama che abbraccia la vasta distesa della pianura Padana e la vallata di Montecorone.

Per questo evento non sono previste sedie, è quindi consigliato munirsi di coperta e/o cuscino.

Per maggiori informazioni e dettagli sul programma, www.poesiafestival.it