In questo luglio, nel pieno di un’emergenza climatica che probabilmente non ha
precedenti, le lavoratrici ed i lavoratori dell’istituzione più amata dagli Italiani sono
chiamati, come sempre, a togliere le castagne dal fuoco ad un’amministrazione sempre
più avvolta dai problemi.

I mezzi per la lotta AIB della Regione Emilia Romagna sono vecchi di decenni e con
centinaia di migliaia di chilometri, gli stessi vengono spostati dalla parte opposta del paese
restando, spesso, in panne a metà strada.

In un momento in cui la politica nazionale sembra aver perso l’orientamento,
chiediamo con forza che al personale impegnato nelle operazioni di spegnimento incendi vengano
riconosciute condizioni di lavoro dignitose e rispettose.

Da anni denunciamo la progressiva vetustà dei mezzi di servizio e una cronica carenza di organico sia della componente operativa che amministrativa.

Le calamità vanno gestite attraverso la prevenzione, in tempi di pace vanno stretti
accordi con le municipalità, coi comuni, con la regione e con la protezione civile in modo
da garantire l’integrazione nel soccorso collaborando fattivamente, ognuno per le proprie
competenze, con gli enti del soccorso.

Nonostante i numerosissimi turni in straordinario che il personale sta operando per
sopperire alle carenze di organico il sistema è vicino al collasso.

Vanno garantite assunzioni immediate per portare progressivamente gli organici dei
Vigili del fuoco da 34mila a 40mila, per farlo va esaurita la graduatoria 250 posti e
terminata la procedura di selezione del nuovo bando a 300 posti VF e rinnovato
completamente il parco automezzi operativi soprattutto per quanto riguarda le nuove
autoscale.
Alla fine dell’emergenza estiva, con ogni probabilità, rimarranno le solite pacche
sulle spalle, medaglie e dichiarazioni di stima ed affetto nei confronti di una categoria di
lavoratrici e lavoratori insostituibili sul campo, ma bistrattati, ancora una volta, dai palazzi
del governo.

(Il Coordinatore Regionale FP-CGIL VVF Alessandro Monari)