I conti tornano. Nonostante continuino a pesare gli effetti della pandemia e le ingenti risorse destinate all’emergenza sanitaria e alla lotta al Covid. Con anzi l’agibilità per azioni di sostegno alle persone e alle imprese con ristori per oltre 53 milioni di euro. Il bilancio 2021 della Regione Emilia-Romagna è stato infatti chiuso con un saldo di competenza positivo tra entrate e spese di 88 milioni di euro, risultato raggiunto grazie ad un attento monitoraggio della spesa effettuato in modo continuativo durante l’intero esercizio finanziario. Pieno rispetto dei vincoli del pareggio di bilancio senza far ricorso a nuovo indebitamento, confermando la continua flessione dei già bassi livelli di debito, che si attesta a 439 milioni di euro, con una riduzione, rispetto al 2020, di altri 28,6 milioni (-231 milioni di euro, -34,5%, dal 2015), dato che porta a uno dei livelli di debito pro-capite più basso tra le Regioni italiane.
Sono questi solo alcuni degli elementi che si ricavano dal giudizio di parifica sul rendiconto 2021 della Regione Emilia-Romagna, arrivato oggi dalla Corte dei Conti, Sezione regionale di controllo dell’Emilia-Romagna.
L’udienza pubblica che ha visto la Magistratura contabile promuovere i conti regionali – presieduta dal presidente della Sezione regionale per l’Emilia-Romagna, Marco Pieroni – si è tenuta questa mattina a Bologna in Prefettura, nella Sala della Guardia di Palazzo Caprara Montpensier, con prima la relazione del Procuratore regionale, Luigi Impeciati, alla presenza dell’assessore regionale al Bilancio, Paolo Calvano, in rappresentanza del presidente Stefano Bonaccini. Le altre relazioni sono state svolte dai magistrati Massimo Romano, Tiziano Tessaro, Gerarda Maria Pantalone e Elisa Borelli e Ilaria Pais Greco.
Lo scorso anno è stato il secondo anno di questa XI Legislatura e della Giunta regionale insediatasi alla vigilia di un dramma sanitario pandemico che ha continuato a mantenere una situazione di estrema gravità ancora per buona parte del 2021.
“Le scelte politiche e le azioni sviluppate hanno consentito di superare la fase più critica della crisi determinata dalla pandemia di Covid-19. Questo- sottolinea l’assessore Calvano nel suo intervento- sostenendo il tessuto produttivo e sociale, favorendo la ripresa con politiche di investimenti pubblici, ripresa che oggi dobbiamo consolidare pur in un contesto internazionale molto difficile non perdendo l’occasione storica data dall’attuazione del PNRR”.
“Nonostante il contesto ancora complesso, la ripresa economica del territorio emiliano-romagnolo nel 2021 è stata molto positiva e più sostenuta rispetto a quella registrata a livello nazionale. Ciò- prosegue Calvano- è dimostrato da una forte ripresa del prodotto interno lordo regionale in termini reali che è passato dal valore negativo di -9,3% nel 2020 al +7,3% nel 2021. Il raggiungimento di questo risultato, anche grazie anche gli interventi operati dalla Giunta, attraverso una pluralità di strumenti, volti a sostenere l’economia del territorio, i settori produttivi e le famiglie. Con il Patto per il Lavoro e per il Clima, la Regione ha condiviso con il sistema territoriale il nuovo progetto di rilancio e sviluppo volto a generare lavoro di qualità, accompagnando l’Emilia-Romagna nella transizione ecologica e digitale che ci aiuterà ad affrontare, nei prossimi anni, la crisi energetica in atto attraverso la ricerca di fonti e misure sostenibili, nelle sue tre componenti inscindibili, quella ambientale, sociale ed economica, in coerenza con l’Agenda 2030”.
“Il parere espresso dalla Corte dei Conti- aggiunge l’assessore Calvano insieme al presidente Stefano Bonaccini- evidenzia un risultato positivo di gestione finanziaria e di bilancio della nostra Regione. Uno sforzo fatto senza compromettere l’equilibrio dei conti pubblici e portando ad un calo dell’indebitamento rispetto al 2019. La tenuta dei conti pubblici rappresenta un’importante premessa in previsione delle risorse europee del Next Generation EU e della prossima programmazione comunitaria 2021-27. Nei prossimi tre anni in Emilia-Romagna insisterà un piano straordinario di investimenti per oltre 18 miliardi, con un incremento di quasi 4,6 miliardi rispetto al 2020, a cui si sommano le ricadute del PNRR, che ad oggi ammontano a oltre 4 miliardi nella nostra regione”.
Gestione virtuosa dei conti
Rispetto alla gestione del bilancio, scorrendo la relazione della Sezione regionale, un ulteriore profilo di efficacia viene sancito dal rispetto dei vincoli di contenimento della spesa regionale relativamente a voci come spese di rappresentanza, missioni, locazioni passive, noleggio autovetture e incarichi di consulenza. La solidità del bilancio regionale è resa evidente anche dall’ammontare complessivo delle risorse accantonate, pari a quasi 385 milioni di euro, di fondi utilizzati per la gestione corrente, a partire dal pagamento dei fornitori nei tempi previsti. Bene, infatti, l’indice di tempestività dei pagamenti delle fatture per transazioni commerciali: la Corte attesta non solo il rispetto medio dei tempi previsti ma anche un ulteriore miglioramento dei risultati conseguiti nel 2020: 16 giorni rispetto ai 30 massimi fissati per legge.
Il rispetto degli obiettivi di finanza pubblica ha comportato per le Regioni anche l’impegno a realizzare maggiori investimenti, rispetto al 2020, di oltre 87,8 milioni di euro. Obiettivi raggiunto dalla Regione Emilia-Romagna.
Elevata capacità gestionale evidenziata anche dagli indicatori di “performance” finanziaria che rilevano un alto grado di realizzazione delle entrate e delle spese previste (oltre 90%).
Il risultato di amministrazione evidenzia un avanzo di oltre 670,6 milioni di euro, come noto, tutti a destinazione vincolata.
Per quanto riguarda la gestione del personale è stato completato il processo di riordino degli organici regionali.
Sanità
Messo a dura prova dall’emergenza pandemica, il Servizio sanitario regionale ha retto: come sancisce la Corte dei Conti, presenta una situazione di equilibrio economico-finanziario e di rispetto dei vincoli e degli adempimenti amministrativi e contabili previsti. L’emergenza ha inevitabilmente prodotto importanti effetti sia sugli assetti organizzativi che su quelli economico-finanziari del Servizio sanitario regionale. Grazie agli interventi statali straordinari sul finanziamento del SSN e attraverso l’attento governo e il costante monitoraggio e controllo della spesa da parte della Regione, anche nel 2021 si registra una tenuta. In Emilia-Romagna, nel 2021 i costi correlati alla pandemia e alla gestione della campagna vaccinale sono stati pari a 792,69 milioni di euro. Le risorse statali messe a disposizione sono state complessivamente pari a 355,99 milioni di euro e rappresentano, pertanto, il 44,91% del fabbisogno complessivo.
L’intero Servizio Sanitario Regionale, anche nel 2021, nonostante la pandemia, ha rispettato i tempi di pagamento entro i 60 giorni previsti dalla normativa.
E in un anno così complesso, la Regione ha comunque finanziato investimenti per oltre 36,24 milioni di euro di cui 11,55 milioni di euro per interventi urgenti ed indifferibili e 24,69 milioni di euro per interventi non indifferibili.
Enti locali
In merito al rapporto di sussidiarietà tra Regione ed enti locali, a breve, è stato annunciato alla magistratura contabile, la Giunta approverà una legge volta a sostenere i Comuni in situazione di particolare difficoltà economica, con l’intento di un intervento non di mera sussistenza, ma volto al riassetto strutturale di quegli enti. A questo si aggiungerà una riscrittura delle norme regionali che regolano le funzioni dei diversi livelli di governo territoriale, dai comuni alle loro Unioni, alle Province e la Città Metropolitana, per giungere ad un testo unico degli enti locali regionale, che sarà messo in cantiere anche in assenza della revisione, ad oggi solo annunciata, nazionale.