Anche l’estate 2022 vedrà il centro storico di Castelnovo Monti animato dall’evento letterario PiazzaParola, le presentazioni di libri e incontri con gli autori, al lunedì sera nella cornice dell’antica Piazza delle Armi. Ogni appuntamento prenderà il via alle ore 21. Sull’iniziativa afferma il Vicesindaco e Assessore alla Cultura, Emanuele Ferrari: “Ci piace l’idea di portare i libri in piazza. Perché sono ancora lo strumento di dialogo più autentico.

Ci piace che la piazza diventi il teatro della parola, che si scambia e ci rinnova. Ci piace che la piazza, così come i libri e i dialoghi che ne vengano, siano al centro, nel cuore della nostra comunità, con gli abitanti di quel luogo che da tempo, e prima di tutti, se ne prendono cura, lo animano e lo fanno vivere, per tutti quelli che ci verranno a trovare, che decideranno di passare una serata a Piazzaparola”. Le serate vedono anche la collaborazione dell’Associazione per la valorizzazione del Centro Storico.

Le presentazioni cominceranno lunedì 27 giugno, con un appuntamento speciale che rientra tra gli eventi dell’edizione 2022 del NonFestival L’Uomo che Cammina, il grande evento dedicato al rapporto tra l’uomo, l’ambiente naturale e la dimensione del sacro, che vedrà le giornate clou dal 24 al 26 giugno (www.uomochecammina.it).

“Fondamenti di vita celeste sulla terra” è il titolo dell’incontro del 27 giugno con Laura Falqui (in caso di maltempo, Teatro Bismantova): saggista, drammaturga e specialista di arti visive, la Falqui è un’illustre studiosa del Preraffaellitismo inglese. Da qualche anno ha portato la sua scrittura creativa verso una forma narrativa, in cui affiorano comunque le passioni per la pittura del secondo Ottocento inglese, la fiaba, il sogno, il nonsense.

Il ciclo di presentazioni PiazzaParola proseguirà il 4 luglio con “Wilkins e Mathilda – Una rivoluzionaria favola medievale”, che vedrà l’autore Sergio Cardone dialogare con  Angela Pietranera e Graziano Bottioni. Cardone segue la saga familiare dei giovani Wilkins di Marcantonio e Mathilda di Casesparse. Molte storie, alcune di piglio decisamente favolistico e altre legate al tempo in cui si svolgono i fatti narrati: la seconda metà del quattordicesimo secolo, nel regno appenninico di Casesparse.

L’11 luglio l’artista Simona Sentieri presenterà il libro “Nuovi soli”, che ha realizzato raccogliendo le poesie di Flavio Rapetti. La stessa Sentieri a seguire condurrà poi l’incontro con Dilva Attolini che presenterà la sua opera “Il numero duale. Due storie d’amore diseguali”.

Il 18 luglio sarà la volta di Paolo Casadio che presenterà il suo romanzo “Fiordicotone”, dialogando con Cleonice Pignedoli. L’autore è nato a Ravenna nel 1955 e vive nella Bassa ravennate. Studioso della lingua e della storia del suo territorio, in “Fiordicotone” racconta la storia di Alma, ebrea che nel 1945 ritorna da Auschwitz a Lugo di Romagna. Di tutta la famiglia è l’unica sopravvissuta al lager: la sua bellezza l’ha salvata, ma anche condannata alla vergogna e alla colpa. L’unico motivo che la tiene salda è ritrovare la figlia Velia.

Il 25 luglio l’Entomologo Giovanni Carotti, lo scrittore e “leggitore” Silvano Scaruffi, il grafico e “proiettatore” Luca Guerri presentano “Antenne – di esapodi e foreste”, un altro appuntamento che rientra nell’ambito dell’Uomo che Cammina. Uno spettacolo tra il prima ed il poi. Decifrato declamato visualizzato. Notazioni avvedute, letture incaute. Proiezioni scagliate oltre la simmetria spaziale. Nel ventunesimo secolo nessuno crederebbe che quanto accade tra gli umani possa essere condizionato da intelligenze artropodi.

Il primo agosto saranno Armido Malvolti e Giordano Simonelli a presentare il loro nuovo libro “Fraora: il rumore del silenzio”, e nella stessa serata Renato Borghi presenterà “Settanta volte sette. Poesie”. Le letture saranno a cura di Faustino Stigliani, e a moderare l’incontro sarà Emanuele Ferrari.

Infine l’8 agosto, toccherà a “Pietre Matildiche – Monaci e scultori medievali delle terre di Canossa” con Gian Luca Malatrasi, che dialogherà con Thomas Predieri. In questo libro l’autore ripercorre le tappe di un percorso di studio e lavoro sul campo, nel tentativo di fornire un’indicazione più precisa sugli artefici di alcune sculture presenti a Canossa e in zone limitrofe, databili tra la fine dell’undicesimo secolo e gli inizi del dodicesimo, cioè il periodo in cui si svolsero le vicende più note legate alla contessa Matilde.

In caso di maltempo le presentazioni saranno ospitate al Teatro Bismantova.