Gli esperti delle Malattie della Coagulazione si sono riuniti oggi, a Modena per il congresso nazionale organizzato dal dott. Marco Marietta, responsabile della Struttura Semplice di ”Malattie della Coagulazione” che afferisce all’Ematologia diretta dal prof. Mario Luppi, docente di UNIMORE, con il patrocinio della Società Italiana per lo Studio dell’Emostasi e Trombosi (SISET), della Società Italiana di Biochimica Clinica (SIBIOC), della Società Italiana di Ematologia Sperimentale (SIES) e dell’Ordine dei Medici di Modena. Il congresso si intitola Imparare dal passato: Covid-19, emostatsi e trombosi e si svolge presso l’Hotel RMH di Baggiovara, e vuole fare il punto sulle problematiche emorragiche e trombotiche.
“Questo momento formativo – ci spiega il dott. Marco Marietta (foto) – si pone in ideale continuità con altri due eventi, organizzati a Modena nel 2018 e 2020, che avevano affrontato da diversi punti di vista il tema del trasferimento alla pratica clinica delle evidenze, più o meno solide, disponibili in letteratura. Questo tema assume particolare rilevanza alla luce dell’esperienza della pandemia da COVID-19, che ha messo a dura prova tutti gli aspetti della società e dei sistemi sanitari, fra i quali lo stesso sistema della Medicina basata sulle Prove di Efficacia (EBM), soprattutto per la difficoltà di gestire e comunicare la rapidissima evoluzione delle conoscenze scientifiche in un contesto particolare come quello pandemico”.
Proprio i problemi della comunicazione, acuiti dalle contraddizioni e le problematiche della gestione della comunicazione nell’attuale società iper-mediatica, sono uno dei temi principali del convegno.
“Altro tema di grande importanza è quello dei problemi di coagulazione legati alla pandemia SARS-CoV-2 – precisa il dottor Marietta – sulla quale ci siamo interrogati già nell’aprile del 2020 con una pubblicazione sulla rivista Blood Transfusion di un position paper proprio della SISET sull’impatto della patologia da SARS-Cov2 sul sistema emostatico. La stessa Società Scientifica ha pubblicato nell’aprile 2021 un documento di consenso sulla gestione sulle rare complicazioni trombotiche ed emorragiche legate alla somministrazione di vaccini con vettore Adenovirale (AstraZeneca e Johnson &Johnson)”.
Questo Documento è stato ripreso ed approfondito nel maggio 2021 da un documento ufficiale dell’Agenzia italiana del Farmaco prodotto da un gruppo di esperti in patologie della coagulazione del quale hanno fatto parte molti dei relatori presenti a questo Convegno.
“Ormai possiamo considerare assodato che la forma grave di malattia da SARS-CoV-2 può indurre uno stato di ipercoagulabilità che può condizionare negativamente la prognosi di pazienti con quadri clinici già complessi, mentre i vaccini a mRNA attualmente in uso non hanno mostrato alcun aumento del rischio di patologia trombotica venosa o arteriosa. Nel corso di questo Convegno sarà inoltre possibile approfondire gli straordinari risultati prodotti in epoca pandemica dalla ricerca di base ed applicata, con particolare riguardo alle patologie emorragiche e trombotiche”. Ha concluso il dottor Marietta.
Questo momento formativo si pone in continuità con l’attività clinica e di ricerca dell’Ematologia modenese, impegnata non solo nella cura delle patologie ematologiche benigne e maligne, ma anche di quelle emorragiche e trombotiche, come testimoniato dall’attività di Coordinamento del Gruppo tecnico provinciale per l’utilizzo appropriato delle terapie anticoagulanti, svolto dal dott. Marietta, a partire dal 2015 su mandato dei Direttori Sanitari delle tre Aziende Sanitarie Modenesi.
Le problematiche coagulative si sono anche dimostrate cruciali nella gestione dei pazienti affetti da COVID-19, e l’UO “Malattie della Coagulazione” è stata impegnata su questo versante con attività di ricerca e di programmazione di trial randomizzati approvati e finanziati da AIFA, e che coinvolgono numerose strutture italiane.
“La competenza specifica nella diagnosi e nella terapia delle malattie della coagulazione congenite ed acquisite è stata tradizionalmente custodita in questi anni dal Dr Marietta e progressivamente implementata, e trasferita, negli ultimi anni, con la collaborazione della dott.ssa Valeria Coluccio, all’ interno della nostra Scuola di Specializzazione in Ematologia e della nostra Struttura – commenta il prof Mario Luppi – “Questo patrimonio di conoscenze teoriche e pratiche consente anche di curare al meglio le complicanze emorragiche e trombotiche che possono insorgere alla diagnosi od alla recidiva di alcune neoplasie ematologiche, come ad esempio le leucemie acute, o che possono comparire durante il trattamento chemioterapico o a seguito della terapia con nuovi farmaci, sia i cosiddetti farmaci “immunomodulatori”, che i farmaci diretti verso bersagli molecolari, come ad esempio nei pazienti affetti da mieloma multiplo, linfoma non Hodgkin e leucemia linfatica cronica”.