Comprende una mole considerevole di progetti, elaborati grafici, disegni e materiali tecnici che documentano oltre cinquant’anni di attività, l’archivio professionale dell’architetto Roberto Corradi che presto sarà a disposizione di studiosi e cittadini grazie alla donazione alla biblioteca civica Poletti, specializzata in arte e architettura, effettuata dal curatore dell’eredità.
Costituito da circa 82 metri lineari di buste e faldoni; 35 metri lineari di “tubi” contenenti elaborati grafici, e circa 4 metri lineari di cataloghi, l’archivio documenta l’intensa attività dell’architetto Corradi che spaziava dall’edilizia residenziale a quella commerciale, fino a includere piani particolareggiati e piani regolatori.
L’acquisizione dell’archivio Corradi, come ha messo in evidenza l’assessore alla Cultura Andrea Bortolamasi che ha presentato alla giunta la delibera di accettazione, è particolarmente rilevante per la biblioteca Poletti perché consente di riunire nella stessa sede gli archivi professionali di due architetti che hanno segnato la storia urbanistica di Modena nella seconda metà del secolo scorso. Roberto Corradi, infatti, era socio degli architetti Franco Lipparini e di Tiziano Lugli, il cui archivio professionale è stato acquisito dalla biblioteca Poletti lo scorso anno.
Lo studio professionale formato dai tre architetti divenne uno dei maggiori protagonisti dell’espansione urbanistica di Modena dagli anni Sessanta in avanti, legando il proprio nome a opere che ancora oggi sono un simbolo del paesaggio urbano modenese come il centro commerciale Grandemilia, il centro direzionale Modena due, la torre delle Ceramiche Ragno (oggi uffici di Coop Estense), la torre della rinnovata sede della Maserati. Insieme a Lipparini e Lugli, Corradi collaborò all’elaborazione del Piano regolatore generale del 1965 e della variante del 1975 che portarono allo sviluppo della città lungo l’asse Nord-Sud e alla progettazione del Direzionale 70 e dei quartieri residenziali del Villaggio Zeta e del Villaggio Giardino.
Nato a Porretta Terme nel 1934 e morto a Modena nel 2019, Roberto Corradi estese il proprio operato anche al territorio provinciale e regionale con progetti come la sede della Lamborghini a Sant’Agata Bolognese, la Sitma a Spilamberto, il club La Meridiana a Casinalbo, la Sicem all’Appalto di Soliera.