Humanæ, il progetto fotografico sui colori dell’umanità della pluripremiata fotografa brasiliana Angelica Dass diventa un’installazione permanente all’interno dell’IIS Belluzzi-Fioravanti di Bologna, dopo essere stato presentato a settembre 2021 alla prima edizione dei PhMuseum Days, il festival internazionale di fotografia di PhMusuem.
Per la prima volta a Bologna, un’opera artistica di valore internazionale viene collocata in maniera permanente in un luogo del quotidiano, a contatto con i giovani.
L’artista stessa aveva espresso il desiderio di donare le sue opere a una scuola della città e il Comune di Bologna, sollecitato da PhMuseum, ha colto questa preziosa opportunità di radicare in forma permanente un’opera d’arte che intreccia insieme sfera culturale ed educativa, in una realtà abitata quotidianamente da centinaia di studenti. A seguito di una ricerca fatta sul territorio, il Settore Cultura e Creatività congiuntamente all’Area educazione, istruzione e nuove generazioni del Comune di Bologna hanno accolto l’interesse dell’IIS Belluzzi-Fioravanti di Bologna ad ospitare questa mostra simbolo di diversità e unione, frutto di una positiva sinergia fra artista, operatori culturali e istituzioni cittadine.
Alla presenza di Elena Di Gioia delegata del Sindaco alla Cultura di Bologna e Città Metropolitana, Daniele Ara assessore alla Scuola del Comune di Bologna, Edoardo Soverini dirigente scolastico dell’IIS Belluzzi-Fioravanti di Bologna, Giuseppe Oliverio, direttore di PhMuseum e l’artista Angelica Dass (in collegamento da remoto) giovedì 31 marzo nell’aula magna dell’IIS Belluzzi-Fioravanti, in via Cassini 3, si è svolta una conferenza stampa per inaugurare l’installazione di 12 stampe in grande formato delle opere fotografiche del progetto Humanae, che si configura come un’opera aperta, priva di un definitivo completamento, per rappresentare tutti i tipi di credenze, identità di genere e caratteristiche fisiche dell’essere umano in modo libero e inclusivo.
Con l’obiettivo di perseguire e amplificare tali valori, l’IIS Belluzzi-Fioravanti utilizza i propri spazi, con il coinvolgimento dell’intera comunità scolastica, per accogliere, comprendere e diffondere un importante messaggio di uguaglianza e di pace, creando nel contempo un esempio originale di alta qualificazione artistica dell’ambiente di apprendimento.
Humanæ è una riflessione insolitamente diretta sul colore della pelle che Angelica Dass porta avanti dal 2011 tramite una serie di ritratti. Il progetto tenta di documentare i veri colori dell’umanità evitando false etichette come bianco, rosso, nero e giallo spesso associate alla razza. È un lavoro in continua evoluzione che cerca di dimostrare che ciò che definisce l’essere umano è la sua inevitabile unicità e, quindi, la sua diversità. Lo sfondo di ogni ritratto è riempito con una tonalità dello stesso colore di un campione di 11×11 pixel, prelevato dal naso del soggetto e abbinato alla palette industriale Pantone® che, nella sua neutralità, mette in discussione le contraddizioni e gli stereotipi legati alle questioni di razza. Il dialogo diretto e personale con il pubblico e l’assoluta spontaneità della partecipazione sono valori fondamentali del progetto che lo connotano con una forte vena di attivismo. Dass, infatti, non seleziona i partecipanti e non ha fissato una data per il suo completamento. Da persone incluse nelle liste di Forbes, a rifugiati che hanno attraversato il Mar Mediterraneo in barca, più di 4000 persone ritratte in 20 paesi e 36 città diverse fanno parte del suo progetto al di là di ideologia, identità di genere, fascia di età o menomazione fisica. Humanae è per questo un progetto collettivo. Tutti noi, senza etichette.
Angelica Dass (Rio de Janeiro, 1979) è una fotografa pluripremiata nata in Brasile e attualmente residente in Spagna. La sua pratica combina la fotografia con la ricerca sociologica e la partecipazione pubblica, ponendo come obiettivo la difesa globale dei diritti umani. Nel 2016 la sua carriera si lancia verso nuove dimensioni grazie alla partecipazione ai TED Global Talk. L’evento conferma il grande potenziale del suo lavoro che di fatto va oltre la fotografia e diventa uno strumento di cambiamento sociale che promuove il dialogo e sfida i pregiudizi culturali. Le sue opere hanno viaggiato in oltre 50 città in tutto il mondo, da Photo España al World Economic Forum (Davos), UN-Habitat III, London Migration Museum, The Hague Museum, Losanna Musée de l’Elysée, Dublin Science Gallery; alle pagine di National Geographic, Time Magazine, Foreign Affairs e altri media internazionali. Questo percorso professionale ha portato Angélica a fondare l’Humanæ Institute, una piattaforma educativa senza scopo di lucro con l’obiettivo di posizionare la diversità come valore al centro del processo educativo.