Si è tenuta oggi la conferenza stampa relativa al tema del “Superbonus 110%” presso la sede di ANCE EMILIA Area Centro, presenziata dal Presidente Leonardo Fornaciari e dal responsabile dello sviluppo Nomisma, Marco Marcatili, che ha evidenziato i dati del “Monitor 110%” dell’Osservatorio Nomisma, relativi alla Città Metropolitana di Bologna.
Dal report si evince che la città Metropolitana di Bologna, rispetto alla media italiana, ha evidenziato una maggiore adesione al bonus fiscale, mostrando un alto interesse da parte delle famiglie. Dall’altro lato, si evidenzia la diffusa convinzione, da parte delle famiglie, che le Imprese di costruzione siano spesso responsabili di truffe e speculazioni.
Il Presidente Fornaciari tranquillizza: “Le Imprese di costruzione facenti parte del nostro sistema associativo sono Imprese qualificate e corrette, nessuna ha avuto problemi di sorta. Due miliardi di truffe sono una cifra enorme, non si può fare finta di nulla, servono Imprese qualificate e serie, che aiutino a portare fiducia nei confronti del nostro settore.
I dati evidenziano che, per la prima volta dall’introduzione della manovra fiscale, i lavori del Superbonus hanno subito rallentamenti. “Le cause sono molteplici ed interconnesse” commenta Fornaciari “a partire da novembre, le misure prese dal Governo per impedire le frodi legate ai bonus edilizi, con la loro normativa complessa e in continuo cambiamento, hanno fatto si che i procedimenti venissero rallentati. Le nuove misure, che avevano come obiettivo primario quello di contrastare le truffe, hanno purtroppo finito, ancora una volta, per penalizzare le Imprese corrette che si sono impegnate sui lavori del 110 e sui quali avevano programmato le loro attività nel periodo in avvenire. Un ulteriore ostacolo è poi rappresentato dall’uscita di Poste Italiane dalle piattaforme di cessione del credito: la piattaforma, che è stata da poco riaperta dopo una sospensione di oltre due mesi che ha causato importanti difficoltà a Imprese e cittadini, prevede nuove limitazioni (quali l’esclusione delle seconde cessioni e il limite dell’importo complessivo di cessione a 150mila euro) che di fatto non la rendono più fruibile per le Imprese.
Infine, gli attuali temi del caro energia e della difficoltà di approvvigionamento dei materiali: “i problemi riguardanti la carenza di materie prime e l’aumento incontrollato del prezzo dei materiali e dell’energia erano questioni già problematiche per le Imprese, che si sono trovate in difficoltà a causa dell’aumento della richiesta per il Superbonus 110” afferma il Presidente di ANCE EMILIA Area Centro. “L’attuale situazione di congiuntura economica di livello internazionale ha portato ad un ulteriore peggioramento di queste problematiche già esistenti, che stanno portando ad un rischio reale di blocco e chiusura dei cantieri, se il Governo non interverrà al più presto”.