E’ stata una bambina ucraina, in fuga dalle bombe, a tagliare il nastro della 536esima edizione della Fiera di San Giuseppe di Scandiano.
Insieme a lei, coi costumi storici dei personaggi boiardeschi, altre ragazze ucraine che hanno accettato l’invito della Pro Loco di Scandiano di vivere insieme alla comunità scandianese un momento significativo della “normalità ritrovata” della comunità scandianese.
Tante le autorità presenti per una San Giuseppe che torna dopo due anni di assenza dovuti alle limitazioni dettate dalla pandemia e che prosegue anche nel prossimo fine settimana, 19 e 20 marzo, senza la storica mostra agricola ma con bancarelle, luna park e tante attrazioni per le vie del centro di Scandiano.
“La presenza delle ragazze ucraine – ha detto il sindaco di Scandiano Matteo Nasciuti durante il tradizionale saluto che si è tenuto nel parco della Resistenza, a pochi metri dal mercato e dall’esposizione di trattori d’epoca – è testimonianza della nostra volontà di accogliere e di provare a regalare qualche momento leggero a persone che fuggono da una guerra senza senso”.
“Ritrovare San Giuseppe – ha poi aggiunto – dopo due anni di assenza è poi per tutti noi una grande emozione. Un’emozione di cui ringraziare il senso di responsabilità collettiva che riguarda tutti noi scandianesi”.
I padiglioni dell’ente fiera sono stati infatti adibiti in parte a un hub vaccinale, concesso a titolo gratuito ad Ausl, e in parte a ospitare le tantissime donazioni di vestiti e generi di prima necessità da inviare ai confini con l’Ucraina.
Sono intervenuti anche Nico Giberti, in rappresentanza della Provincia, e Alessio Mammi, assessore regionale all’agricoltura. Il taglio del nastro è stato accompagnato dalla banda di Scandiano ed è stato preceduto da una visita del sindaco al grande luna park di via Libera