Non si è mai sottoposto a vaccinazione perciò ha provato a raggirare gli obblighi imposti dalla normativa volta al contenimento della diffusione pandemica da Covid-19 e si è recato in un ristorante con il green pass del cognato. Nei guai è finito un 40enne reggiano che i carabinieri della stazione di San Polo d’Enza hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso il tribunale di Reggio Emilia con l’accusa di falsa attestazione o dichiarazione ad un pubblico ufficiale sulla identità personale. All’uomo i carabinieri hanno contestato anche la sanzione amministrativa per 400 euro per inosservanza degli obblighi imposti dalla normativa volta al contenimento della diffusione pandemica da Covid-19.
Il procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguirà per i consueti approfondimenti investigativi al fine di consentire al Giudice di verificare l’eventuale piena responsabilità dell’indagato. I fatti hanno avuto origine quando i Carabinieri della Stazione di San Polo d’Enza, si sono recati all’interno di un ristorante per eseguire un controllo specifico finalizzato al rispetto della normativa vigente volta a contenere la diffusione pandemica da Covid 19. Qui, tra i diversi avventori, hanno individuato un cliente che ha esibito un green pass le cui generalità non corrispondevano a quelle del suo documento di identità. Inevitabili le verifiche che, in breve tempo, hanno consentito ai militari di accertare come la certificazione verde esibita fosse in realtà quella di un suo parente, risultato comunque del tutto estraneo ai fatti.
Una volta conclusi gli accertamenti, a carico del 40enne reggiano è quindi scattata la sanzione amministrativa da 400 euro, perché entrato nel locale benché privo del green pass, ed una segnalazione alla Procura della Repubblica reggiana, con l’ipotesi di reato di falsa attestazione o dichiarazione ad un pubblico ufficiale sulla identità personale.