Avrebbe fatto credere a un’amica che la famiglia era in difficoltà economica. Con questo stratagemma ha quindi ottenuto dalla ragazza monili in oro che la stessa aveva preso da casa e consegnato all’amico in difficoltà affinché vendendoli avrebbe monetizzato danaro per aiutare la famiglia. Ottenuti i preziosi il giovane, con altri due amici poco più che 18enni, si è quindi recato in un compro oro della città rivendendo i monili per poi spartirsi il ricavato. A scoprirlo i carabinieri della sezione radiomobile della compagnia di Reggio Emilia che con l’accusa di ricettazione in concorso hanno denunciato alla Procura della repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia i responsabili di tale espediente.
E’ successo l’altro pomeriggio quando un equipaggio della sezione radiomobile della compagnia di Reggio Emilia durante un servizio di controllo notava tre giovanissimi ragazzi che davanti a un compro oro parlavano tra loro riuniti in cerchio. I tre raggiunti dai militari venivano identificati in altrettanti giovanissimi studenti reggiani e trovati in possesso di denaro e un orecchino dei quali nell’immediato non davano giustificazioni.
Nel dettaglio si accertava che i 600 euro trovati in loro disponibilità erano il frutto della vendita di un orecchino, una collana, un ciondolo e un anello appartenenti a una ragazza che li aveva presi da casa e consegnati ad uno dei tre ragazzi. Quest’ultimo aveva fatto credere alla ragazza che i soldi ricavati servivano per aiutare la propria famiglia in difficoltà a seguito del licenziamento del sopraggiunto licenziamento dei genitori. Ricostruiti i fatti, anche attraverso le verifiche effettuare presso il compro oro che possedeva tutta la documentazione relativa alla vendita in questione, i tre venivano quindi denunciati alla procura reggiana quali presunti responsabili del reato di ricettazione.