Reggio Emilia ha ospitato ieri il quarto incontro del progetto europeo Urbact Global Goals for Cities – cooperation on the sustainable development of European cities. Il Comune di Reggio Emilia, unica città italiana parte del progetto, è stato selezionato grazie allo sforzo che ha realizzato per integrare nelle proprie linee strategiche, definite nel Documento unico di programmazione (DUP), gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) contenuti nell’Agenda 2030, nonché grazie all’esperienza già realizzata con il progetto europeo Shaping Fair Cities.

Reggio si è infatti dimostrata particolarmente impegnata nell’orientarsi verso modelli di sviluppo maggiormente sostenibili per il suo territorio. Ora, insieme agli attori del territorio, ha il compito di redigere il piano di azione locale per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030 e promuovere buone pratiche a livello locale e internazionale. Nel corso dell’incontro ha iniziato infatti a definire azioni e iniziative connesse alle sfide principali che la città si trova ad affrontare. Grazie al dialogo e al contributo degli attori locali, sono state individuate le principali criticità e sfide della città, per trasformarle poi in opportunità attraverso progetti e azioni concrete da realizzare entro il 2031, anche valorizzando esperienze e iniziative già in essere.

Oltre al Comune di Reggio, sono numerosi gli attori locali che fanno parte del gruppo di lavoro e che sono impegnati in questa sfida: Confcooperative, Fondazione Mondinsieme, Cgil, Fondazione Reggio Children, Reggio Children, Fondazione E35, FCR, Unindustria, Coldiretti, Palazzo Magnani, I teatri, Aterballetto.

L’incontro reggiano è stato anche occasione per accogliere nella nostra città Simone D’Antonio, referente Anci del programma nazionale Urbact, giornalista ed esperto di sviluppo urbano sostenibile, che nell’ambito dei programmi europei quali Urban Innovative Actions e Urbact, ha supportato numerose città europee nella definizione di strategie di innovazione urbana e piani integrati d’azione.

 

HANNO DETTO – “Il ruolo delle città è oggi fondamentale non solo per la ripresa post pandemia a livello nazionale ed europeo, ma per ripensare un modello di sviluppo benessere che rimette in gioco le prospettive ambientali, sociali, culturali e della coesione. Reggio Emilia su questo può fare scuola – ha detto Simone D’Antonio referente di Urbact Italia – Reggio è stata selezionata come unica città italiana all’interno della rete delle città europee per i Global Goals, e gli incontri e le visite fatte oggi, dimostrano nei fatti come questa città sia all’avanguardia nell’affrontare le nuove sfide”.

“Reggio Emilia sta lavorando attivamente per promuovere reti e confronti europei sui temi della sostenibilità, nella consapevolezza che per sostenere la transizione ecologica sia necessario da un lato pensare a uno spazio urbano sempre più integrato con il sistema del verde, parchi e reti ecologiche, e dall’altro sviluppare iniziative che non abbiano solo un ritorno a livello locale, ma che contribuiscano anche a una diversa visione di sostenibilità a livello europeo e internazionale” ha detto l’assessore comunale alle Politiche per la sostenibilità Carlotta Bonvicini.

“Le nuove prospettive di sviluppo, improntate alla neutralità climatica e alla rigenerazione urbana, posizionano la città di Reggio Emilia a livello europeo, facendo del nostro territorio un esempio di come le città possano contribuire in modo strategico ad una diversa idea di sviluppo economico e territoriale sostenibile – ha detto l’assessore comunale alla Rigenerazione urbana Alex Pratissoli – il Parco Innovazione rappresenta il luogo chiave di questa nuova prospettiva”

“Il protagonismo dei cittadini e delle comunità sono l’asse portante per far sì che la città sappia cogliere e affrontare le sfide della transizione ecologica, sociale e digitale – I Chiostri di San Pietro offrono un hub per la sperimentazione dal basso di questi temi, capace di promuovere e fare cultura partendo dalle grandi sfide” ha aggiunto l’assessore alla Partecipazione Lanfranco De Franco.

 

Il progetto Urbact Global Goals for Cities, promosso dal Comune in collaborazione con Fondazione E35 per la progettazione internazionale, permetterà ai servizi e agli attori locali coinvolti di apprendere nuove pratiche, conoscere e implementare nuovi strumenti per sviluppare azioni e politiche, capitalizzare i risultati a livello nazionale ed europeo diventando punto di riferimento a livello nazionale. Inoltre consentirà al nostro territorio di rafforzare le connessioni a livello nazionale ed europeo e far conoscere le politiche e le esperienze innovative di questa città.

IL PROGETTO ‘GLOBAL GOALS FOR CITIES’ – Il Comune di Reggio Emilia, partecipa al progetto pilota Global Goals for Cities – cooperation on the sustainable development of European cities, finanziato dal programma di cooperazione territoriale europea Urbact III del Fondo Europeo di sviluppo regionale, che mira a sostenere la cooperazione e lo scambio di conoscenze tra le città aderenti alla rete.

Dalla rigenerazione urbana all’inclusione sociale, sono numerosi i temi affrontati dalle città italiane grazie alla partecipazione al programma Urbact, che fornisce utili spunti per la definizione di migliori politiche locali e contribuisce al miglioramento delle capacità dei diversi livelli istituzionali, oltre a costituire un necessario momento di confronto con le città di altri paesi europei anche grazie alla creazione di «reti» finalizzate allo scambio di esperienze e buone pratiche tra le città, oltre che a formazione e capacity building.

L’obiettivo principale del progetto è quello di identificare nuovi processi di localizzazione per gli obiettivi di sostenibilità a livello territoriale attraverso lo scambio di buone pratiche tra i partner di progetto per migliorare il modo in cui le città affrontano il tema degli SDGS con gli attori del territorio e come integrano gli stessi, all’interno del piano strategico della città. Il progetto mira inoltre a rafforzare le sinergie tra attori politici ed organizzazioni internazionali nel perseguimento degli obiettivi stessi, promuovendo le buone pratiche attuate dai partner.

Il progetto prevedere la creazione di un gruppo di lavoro locale in ogni città aderente al progetto per riunire attori del territorio ed esperti per l’analisi e la condivisione di esperienze e buone pratiche rivolte alla pianificazione della localizzazione degli SDGs e la definizione di un piano d’azione integrato con le politiche locali.

 

IL PROGETTO – Con Tallin (Estonian) come capofila, vede la partecipazione di 19 città europee quali: Braga (Portugal), Bratislava (Slovakia), Dzierżoniów (Poland), Glasgow (Great Britain), Gävle (Sweden), Heraklion (Greece), Jihlava (Czech Republic), Klaipeda (Lithuania), La Rochelle (France), Manresa (Spain), Mouscron (Belgium), Ozalj (Croatia), Reggio Emilia (Italy), Schiedam (Netherlands), Solingen (Germany), Tallinn (Estonia), Veliki Preslav (Bulgaria), Veszprém (Hungary), Trim (Ireland).

Grazie alla partecipazione al progetto il Comune di Reggio Emilia, potrà apprendere nuove pratiche, conoscere ed implementare nuovi strumenti per sviluppare azioni e politiche, capitalizzare i risultati a livello nazionale ed europeo diventano punto di riferimento a livello nazionale in quanto città pilota ed unica città italiana parte del percorso.

COME PARTECIPARE AL PROGETTO GLOBAL GOALS FOR CITIES – Gli attori locali interessati a partecipare al gruppo di lavoro locale possono aderire alla manifestazione di interesse per partecipare attivamente alle prossime attività da progetto. La manifestazione è tutt’ora aperta e lo sarà sino alla fine del progetto stesso (dicembre 2022). L’adesione può essere presentata compilando la domanda sul sito dedicato a Global Goals for Cities.

 

SIMONE D’ANTONIOE’ referente Anci del programma nazionale Urbact, giornalista ed esperto di sviluppo urbano sostenibile. Nell’ambito dei programmi europei quali Urban Innovative Actions e Urbact supporta numerose città in Europa nella definizione di strategie di innovazione urbana e piani integrati d’azione. Ha collaborato con UN-Habitat allo sviluppo del programma di storytelling sulle città Urban Journalism Academy ed è parte del Solutions Journalism Network. Alcuni dei suoi articoli sono stati pubblicati da The Guardian, The Atlantic, Reuters, Citylab, Il Sole 24 Ore, Citymetric e Cities Today.