‘’Se non proprio l’autarchia, l’indipendenza’’. Lo afferma Bruno Mariani della Fesica Confsal a proposito del dibattito che si è caratterizzato in questi giorni a causa dei problemi legati all’aumento dei costi dell’energia e tutto quello che ne consegue su datori di lavoro, lavoratori e cittadini, compreso il caro bollette’’.
‘’Anche se rispetto al passato si sono fatti dei passi in avanti, il nostro Paese deve sforzarsi di cambiare rotta sull’approvvigionamento ai vari tipi di energia, alla loro riconversione ed uso; mi riferisco ai termovalorizzatori, all’eolico, al fotovoltaico, ai rigassificatori per il gas. Farne un buon uso significherebbe contenere i costi e dunque abbattere i rialzi delle bollette. Ad ogni modo, anche se in queste ore il premier Draghi da Genova ha annunciato che il governo sta preparando un intervento di ampia portata per far fronte alle difficoltà che famiglie e imprese hanno per i prezzi dell’energia elettrica, ribadiamo – continua Mariani – quanto sia necessario farlo rapidamente per evitare di mettere a rischio una già difficile ripresa, con le imprese italiane che rallentano la produzione denunciando rischi per i posti di lavoro. L’aumento delle materie potrebbe obbligare perfino i sindaci a diminuire i servizi ai cittadini, come anche a limitare l’illuminazione pubblica o il riscaldamento nelle scuole’’.
‘’La Fesica Confsal spera che, tramite la politica nazionale, si possa riuscire a valorizzare il ruolo potenziale del gas nazionale in sostituzione del gas importato ed assicurare, intanto, l’accesso agli ammortizzatori sociali per tutelare il sistema produttivo ed i livelli occupazionali in questa fase particolare d’incremento dei costi energetici’’, conclude.