Disposta dal Questore di Bologna ed eseguita nella giornata di giovedì 20 gennaio, la sospensione dell’attività del laboratorio alimentare denominato “Cartagine”, situato in via Corticella 57CD. All’esito di un controllo da parte della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale della Questura è emerso che il locale fosse un punto di ritrovo di soggetti dediti all’attività di spaccio di sostanze stupefacenti. Al momento del controllo, infatti, all’interno dell’esercizio, erano presenti tre avventori stranieri che risultavano avere a carico numerosi precedenti penali e di polizia inerenti la cessione e la detenzione di sostanze stupefacenti, le armi, l’immigrazione clandestina e il patrimonio.
Emergeva inoltre, che uno degli avventori era gravato da un Ordine di Esecuzione per la Carcerazione e che gli altri due soggetti si trovavano irregolarmente sul Territorio Nazionale. Tutti e tre i clienti erano sprovvisti di “Green Pass”, pertanto risultava disattesa la normativa che prevede l’obbligo da parte del titolare dell’esercizio di effettuarne il controllo preventivo.
In considerazione di tali elementi che evidenziano un elevato allarme sociale, confermato anche da un precedente Decreto del Questore emesso a seguito di un episodio di lite tra clienti culminata con il ferimento da arma da taglio di uno dei soggetti, è stato proposta dal personale operante l’adozione del provvedimento ex art. 100 del TULPS. Pertanto, al fine di garantire la sicurezza pubblica, il Questore di Bologna disponeva la chiusura del’ esercizio “Cartagine” per 15 giorni.
Dei tre soggetti controllati, i due irregolarmente presenti sul territorio nazionale venivano messi a disposizione dell’Ufficio Immigrazione e, a seguito dell’espletamento dell’attività di propria competenza, accompagnati presso il CPR di Bari.