La Provincia ha rinnovato nei giorni scorsi la convenzione con il Centro fauna selvatica Il Pettirosso di Modena per il recupero delle carcasse degli animali selvatici sul suolo pubblico; il provvedimento scaturisce dal trasferimento nel 2019 di questa competenza dalla Regione alla Provincia stessa.
Come sottolinea Gian Domenico Tomei, presidente della Provincia, «tra le novità della nuova convenzione c’è il passaggio della gestione dalla Regione alla Provincia anche dell’attività di recupero e custodia dei cinghiali, rinvenuti malati e o feriti, nell’ambito delle misure regionali di contrasto della diffusione dei casi di peste suina, problema diventato purtroppo attuale con il recente ritrovamento di un cinghiale infetto in Piemonte. Il Centro Il Pettirosso, con il quale collaboriamo da anni, offre ampie garanzie in termini di competenza ed efficacia negli interventi».
Sulla base della convenzione con la Provincia sono quasi 300 le carcasse di animali selvatici recuperate nel 2021 dai volontari del Centro fauna Il Pettirosso, con un aumento del 50 per cento rispetto al 2020.
L’accordo riguarda il recupero su strade e aree pubbliche, il trasporto e l’avvio allo smaltimento delle carcasse di animali selvatici, «con una taglia minima – si legge nel documento – non inferiore a una lepre e fatta salva l’applicazione della normativa in materia sanitaria».
Le segnalazioni dovranno arrivare esclusivamente da forze dell’ordine, gestore della strada o altra istituzione o ente pubblico e gli automobilisti coinvolti, ricorda Piero Milani, responsabile del Centro, hanno l’obbligo di segnalare l’incidente alle forze dell’ordine.
«I recuperi – sottolinea Milani – riguardano in buona parte animali investiti lungo le strade, soprattutto nei mesi invernali quando, gli animali, tra cui lepri, istrici e caprioli tendono a stazionare sulla carreggiata per cibarsi del sale».
Le caratteristiche di ogni intervento vengono riportate su un apposito registro seguendo le linee guida indicate dalla Provincia nella convenzione.